Botta e risposta a distanza tra Matteo Renzi e Luigi Di Maio. Ad iniziare la querelle ci pensa il premier mettendo nel mirino i metodi del M5S per quanto riguarda la selezione della classe dirigente: “Ieri Giachetti ha presentato la lista degli assessori – ha detto il capo del governo a Repubblica Tv – Io l’ho scoperta su Facebook. Non gliel’ho mandata io perchè sono segretario del partito o gliel’ha mandata lo staff di Matteo Renzi. Giachetti ha scelto persone molto valide, molto competenti che formano la sua squadra. È l’esatto opposto di chi firma un contratto della Casaleggio come fosse un co.co.pro. Io se fossi un cittadino sceglierei una persona libera, non un co.co.pro di un’azienda milanese”. Chiaro riferimento alla Casaleggio associati. Il premier tocca poi altri argomenti sensibili come il referendum costituzionale, le pensioni minimi e infine l’Italicum: “Il ballottaggio ha salvato Hollande in Francia e i verdi in Austria, con la nuova legge elettorale in Italia chi vince governa per cinque anni”.
Renzi, la replica di Di Maio
A stretto giro di posta arriva la replica di Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e membro del Direttorio del Movimento. “I contratti li firma qualcuno del partito di Renzi impegnato a versare soldi al partito. Renzi ha firmato contratti a tempo indeterminato con le grandi lobby di questo paese a cui è legato mani e piedi. Faccia poco lo spiritoso. Quello della Raggi non è un contratto ma un codice etico”.