Graziano Delrio a nome dell’esecutivo: “Il governo punta a recuperare almeno una parte di quei 5 miliardi di fondi Ue del settennato 2007-13 che vanno rendicontati entro il 2015″. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, in un’audizione alla commissione Politiche Ue, ha sottolineato che “le opere non ancora appaltate è inverosimile che siano rendicontate”.
Per questo, l’obiettivo “è, per utilizzarli meglio, spostare i fondi su alcune opere già in corso” come “la Ionica” o la “Agrigento-Caltanisetta” spiega Delrio. “La gran parte dei problemi” per al gestione dei fondi, “si concentrano sulle regioni dove, potenzialmente, avrebbe dovuto affluire una gran mole di denaro, Calabria, Campania, Sicilia” mentre per la “Puglia il discorso è diverso”, spiega Delrio illustrando le motivazioni della scelta di “rafforzare la governance a livello istituzionale”.
A tal proposito, Delrio assicura come l’Agenzia per la Coesione, che fungerà da supporto nella gestione operativa dei fondi, sarà “pienamente operativa in tempo per l’avvio dei programmi nuovi”. Per la direzione dell’agenzia sono arrivate a Palazzo Chigi circa “50 candidature” aggiunge il sottosegretario precisando come lo statuto per la struttura dell’Agenzia, che agirà al fianco del Dipartimento per la coesione e sviluppo, sia “stato formalizzato”.