Sondaggi politici: la caduta del Muro di Berlino ha avuto conseguenze negative per gli italiani secondo SWG
Sondaggi politici: la caduta del Muro di Berlino ha avuto conseguenze negative per gli italiani secondo SWG
In periodo di Black out elettorale SWG si occupa di temi non strettamente elettorali, ma certo molto politici.
Si parla di caduta del Muro di Berlino, nel 1989, che mise fine al “secolo breve” delle ideologie, delle contrapposizioni e di un mondo diviso. Apparentemente si aprivano i confini, per alcuni “finiva la storia”, la globalizzazione diveniva realtà. Ma a 27 anni di distanza pochi continuano a dare un giudizio positivo.
SWG ha usato qui sondaggi online CAWI, ma in base alla nostra esperienza è certamente tra i più affidabili, almeno per quello che riguarda i sondaggi elettorali
Sondaggi politici: per il 46% dopo la caduta del Muro di Berlino il mondo è peggiore
Alla domanda secca, se la Caduta del Muro ha creato un mondo migliore, il 46% risponde un No, un 46% che diventa il 53% nel caso dei baby-boomer, la generazione che ha vissuto il ’68 e quel mondo più ideologizzato.
Al contrario i millenials aumentano la proporzione di persone che ritengono vi siano state conseguenze positive, in media il 29%, il 37% appunto tra i nati dopo il 1980.
Un’altra maggioranza relativa, il 42%, pensa che gli USA non siano stati capaci di esprimere una leadership mondiale dopo la caduta dell’URSS, ma SWG si concentra in particolare sull’Europa, ed è qui che in particolare chi i giudizi si fanno negativi, e inquietanti, visto che sembra ci sia un ripensamento di quelli che erano stati giudicati degli avanzamenti, come l’allargamento della UE e l’integrazione europea.
Secondo il 38% la UE non andava allargata, per il 34% prima si dovevano rafforzare le istituzioni europee, e solo un 7% dice in modo secco che l’allargamento è stato giusto
Se qui la maggioranza con accenti diversi rimane positiva verso le decisioni di allargamento, i negativi divengono maggioranza se si parla della caduta dell’unificazione tedesca.
Anche se unanimemente era stata considerata positivamente all’epoca, oggi la maggioranza relativa, il 45%, pensa che sia stata indebolita la UE, mentre solo il 37% pensa che l’Unione Europea sia stata rafforzata in questo modo.