Elezioni Roma: Roberto Giachetti, candidato al Campidoglio del Partito Democratico, Giorgia Meloni, candidato di Fratelli d’Italia, e Alfio Marchini, «civico» sostenuto da Forza Italia, si sono confrontati ieri nel salotto di Domenica Live, programma di Canale 5 condotto da Barbara D’Urso.
“Osservato speciale” non poteva che essere l’esponente del Pd, ultimo partito ad aver governato la capitale. “Scintille” si sono viste, innanzitutto, a proposito del tema «governance». “Voglio che i romani tornino orgogliosi della loro città. Questa città merita di essere riproiettata nel mondo. Serve riorganizzare la macchina amministrativa per aggredire tutti i problemi. Serve potenziare i municipi, con poteri, competenze, soldi e personale” ha spiegato così il suo slogan – «Roma torna Roma» – Roberto Giachetti.
Non si sono fatte attendere le risposte di Marchini e della Meloni. Il primo ha ribattuto spiegando che “questa è una visione vecchia bisogna ripartire dai quartieri, con i responsabili di quartieri”, la seconda ha ricordato, invece, che “Roma è la capitale d’Italia, una città complessa governata con gli stessi poteri di un Comune da 1000 abitanti. Serve riconoscerne lo status”.
Elezioni Roma: tra i tre litiganti la Raggi gode?
I battibecchi sono proseguiti anche su “rifiuti” e “gestione degli immobili pubblici”, non sono mancate le incursioni sul piano personale come il riferimento alla polemica con al centro la “maternità” di Giorgia Meloni, “sei una superwoman” ironicamente ha rilevato Giachetti.
Mentre, per Marchini il problema della candidata di FdI non è di certo questo: “io ho difeso Giorgia quando qualcuno ha detto che non poteva fare il sindaco perché futura mamma […] dico che secondo me oggi serve qualcuno che ha più capacità gestionali che politiche. Tu sei una politica, serve qualcosa di diverso”.
I romani “sanno chi sono” ha risposto la Meloni che poi ha affondato “io non nascondo la macchina”. Marchini, a quel punto, ha sbottato: “la mia macchina io l’ho pagata con i miei soldi, ma andate a lavorare!”.
Sembra mancare qualcosa nel racconto del dibattito andato in onda ieri su Canale 5: in primis, Fassina, in pratica snobbato dalla produzione Mediaset, ma soprattutto Virginia Raggi, candidata del Movimento 5 Stelle che ha spiegato “non mi siedo accanto a loro”. Quello di ieri è il terzo “appuntamento” con gli altri candidati bucato dalla pentastellata dopo quello alla sede dell’associazione costruttori e la tribuna elettorale del Tgr Lazio.
“Ci vediamo il 31 maggio cari trasformisti dell’ultima ora” ha avvertito Virginia Raggi, riferendosi al dibattito organizzato da SkyTg24 che domani – saranno presenti Giachetti, Meloni, Marchini e Fassina – la vedrà sicuramente protagonista. L’atmosfera si attende tesissima: il candidato del Pd ha accusato la Raggi di “scappare sempre”, ancora più pesanti le parole rivolte dalla Meloni. “Le avevamo anche detto che se veniva poteva tenere l’auricolare per farsi suggerire le risposte dalla Casaleggio” ha lanciato il guanto di sfida ieri la leader di Fratelli d’Italia. Finora, ha evitato la “caciara” Virginia Raggi: la speranza è che, nel frattempo, gli altri candidati si affossino con le proprie mani. Tuttavia, solo dopo il confronto di domani si avrà maggiore chiarezza sul voto degli indecisi: saranno loro a decidere la corsa al Campidoglio.