Elezioni comunali: ecco chi sono gli impresentabili
Elezioni comunali: gli impresentabili e le liste al vaglio dell’Antimafia
La commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Rosy Bindi, ha reso noto l’elenco degli “impresentabili” in corsa per le elezioni comunali di domenica prossima. A Battipaglia risultano incandidabili Carmine Fasano, Daniela Minniti, Lucio Carrara, Francesco Procida, Bartolomeo D’Apuzzo, Demetrio Landi. Giuseppe Del Percio è candidabile ma se eletto potrebbe essere sospeso ai sensi della legge Severino.
A Roma, tra i candidati in lista nel sesto municipio, risultano impresentabili Antonio Carone, Domenico Schioppa, Antonio Giugliano, Fernando Vendetti e Mattia Marchetti. A Scalea l’incandidabile è Carmelo Bagnato mentre a San Sostene, in provincia di Catanzaro, Alessandro Codispoti se eletto rischia la sospensione in base alla legge Severino. Tutti fanno parte di liste civiche. “Le liste civiche sono un varco per le mafie” ha detto la Bindi nel corso della conferenza stampa.
Fonti interne assicurano che non vi saranno nuove ripercussioni eclatanti. La memoria corre a nemmeno tanto tempo fa quando si dovette affrontare lo spinoso profilo di Vincenzo De Luca, eletto successivamente presidente della Regione Campania. Eppure i numeri del resoconto della Commissione, circa un mese di indagini, promettono ancora qualche sorpresa per via delle ultime analisi di contesto.
Elezioni comunali: l’analisi dell’Antimafia
Nella relazione si dà conto di un lavoro tempestivo e unitario. Tale approfondimento, portato a termine con anticipo rispetto alla giornata deputata allo svolgimento delle prossime elezioni comunali del 5 di giugno, anche grazie al contributo delle prefetture delle varie entità urbane in questione, ha visto l’esame di oltre 3000 aspiranti.
Dal collegio dell’Antimafia, presieduto dal parlamentare Pd Rosy Bindi, è arrivato forte apprezzamento per il lavoro svolto. In accordo con le forze inquirenti si è infatti parlato di un “sano effetto deterrente” e di un ampio spettro d’azione degli approfondimenti, prova questa della capillarità del sistema di studio imperniato principalmente sul reperimento di eventuali dichiarazioni mendaci dei candidati, sui procedimenti in corso e sugli specifici casi di rinvio a giudizio da parte delle Procure.
Elezioni comunali: le anomalie delle amministrazioni municipali e il caso di Platì
L’Autorità di garanzia ha comunque tenuto a sottolineare la penuria di strumenti realmente efficaci per la lotta alla corruzione e alle infiltrazioni della criminalità organizzata negli enti pubblici e nelle amministrazioni comunali. Si è fatto specifico riferimento, ad esempio, alla mancanza di una banca dati ad hoc da cui poter partire per incrociare i dati sensibili dei singoli candidati, al fine di ottenere uno storico completo del loro cursus honorum.
All’interno della relazione d’indagine, la Commissione ha inoltre voluto dedicare un capitolo a parte circa le vicende del Comune di Platì, il piccolo centro della Locride con alle spalle tre scioglimenti delle giunte in dodici anni ed una sibillina quanto resistente e pervasiva infiltrazione della ‘ndrangheta ad ogni livello dell’amministrazione. Il plenum del gruppo di controllo parlamentare ha voluto porre l’accento sulle preoccupanti anomalie del borgo calabro, una su tutte, l’impossibilità di dichiarare impresentabili, tramite atto giuridico pubblico, coloro i quali risultino parenti stretti di ‘ndranghetisti senza però essere coinvolti in alcuna tipologia di inchiesta.
Ad oggi, Platì risulta ancora sotto una gestione commissariale straordinaria, avviata nel 2012, sancita di imperio dal governo a seguito dell’ennesimo scioglimento della giunta a causa d’evidenti condizionamenti di stampo mafioso. Dando uno sguardo al sito istituzionale ritroviamo soltanto due liste civiche in concorso per le prossime elezioni comunali. La prima guidata da Ilaria Mittiga, “Platì Res Publica”, la seconda, “Liberi di ricominciare”, da Rosario Sergi. Recentemente la scena politica dell’abitato ha vissuto il ritiro, dalla corsa elettorale, del candidato ufficiale del Pd Anna Rita Leonardi.
Riccardo Piazza