Durante un evento a sostegno del candidato di centrosinistra Roberto Giachetti, il premier Matteo Renzi ha voluto parlare del caso epurazioni in Rai. “Stasera vado a Virus (mercoledì ndr), hanno detto che noi siamo quelli che epuriamo tutti. Ma a Ballarò non ci invitano da due puntate, saremmo i primi che epurano senza essere nemmeno invitati: il Pd fa tutto e il contrario di tutto”.
Il presidente del Consiglio si riferisce alla polemica nata martedì sera quando al Nazareno hanno scoperto che in serata a Ballarò non sarebbe stato presente alcun esponente del Pd.
Ballarò, le accuse del Pd
Il Partito Democratico, per bocca del deputato Sergio Boccadutri, membro della Commissione di Vigilanza, aveva chiesto lumi al direttore di Raitre e al direttore editoriale. “Spieghino perchè per due settimane di fila, a ridosso delle elezioni, non viene dato spazio al primo partito italiano nell’unico talk in prima serata della terza rete”.
A Boccadutri aveva fatto eco Ernesto Carbone, esponente della segreteria dem. “E’ inconcepibile e inaccettabile che il Partito Democratico, primo partito italiano, venga escluso da un talk come Ballarò dove sono presenti esponenti di altre forze politiche. Visto il silenzio perdurante dei responsabili del programma di RaiTre, chiediamo ai vertici dell’azienda di chiarire la vicenda”. Il Pd, tramite la segreteria, aveva minacciato addirittura la presentazione di un esposto all’Agcom per una sospetta “violazione” della par condicio e del pluralismo.
Ballarò, la replica della Rai
Al Pd ha replicato nella giornata di mercoledì, la stessa Rai presentando i dati dell’Osservatorio di Pavia. “Il tempo di parola di Ballarò è andato per il 23,8 per cento al governo, il 22 al Pd, il 15,9 ai 5 stelle, il 9,4 ad Ala, l`8,6 alla Lega Nord”. Da qui la necessità di riequilibrare per evitare una sanzione proprio del Garante per le Comunicazioni a cui si appellava il Pd.