Quanti bambini vanno all’asilo in Europa? – Le infografiche
L’integrazione europea passa anche per indicatori apparentemente “minori” come questo, ovvero le abitudini delle famiglie sull’educazione dei figli, dall’attitudine per esempio a mandarli o meno all’asilo in tenera età.
Sappiamo come in Nord Europa e in generale nei Paesi con un welfare generoso i bambini sotto i 6 anni vengono mandati all’asilo nido o alla scuola materna più di frequente dei Paesi in cui per esempio coincidono una spesa sociale inferiore e una più bassa occupazione femminile.
Ma vediamo i dati
In Danimarca i bambini vanno all’asilo nel 70% dei casi. Solo il 3 % in Romania – infografiche
Nell’infografica è possibile selezionare la classe di età di cui osservare i dati, se tra i 3 e i 6 anni o sotto i 3 anni
Le differenze maggiori sono nel secondo caso. In effetti è quella fascia in cui più conta il sostegno pubblico alla famiglia, la presenza di asili gestiti dallo Stato, e la maggiore o minore importanza della famiglia.
E non stupisce che tra i Paesi in cui la maggioranza dei bambini va all’asilo vi è la Danimarca al primo posto, seguita da Svezia, Norvegia, seguiti dal Benelux. Nei Paesi Bassi, patri del part time lavorativo, non a caso la gran arte a differenza che in altri Paesi va solo per una parte del tempo, per meno di 30 ore. E’ questa la scelta principe anche in Svizzera Regno Unito e Irlanda.
L’Italia è sotto la media europea, solo il 23% dei bambini è mandato all’asilo nido, comunque più che nell’Est Europa, dove si raggiunge il 3% della Romania
Al di sopra dei 3 anni si supera il 50% d bambini mandati alla scuola materna quasi ovunque, tranne che in Polonia e Croazia, forse i Paesi più tradizionalisti dell’Unione Europea.
Mentre ai primi posti ora vi sono Malta, Islanda, Francia, Belgio, l’Italia in questo caso, come raramente capita, è al di sopra della media europea, con il 91% di frequenza.
Quello che appare invece anomalo rispetto alla media è l’andamento di queste statistiche nel tempo nel caso dell’Italia, ovvero una stabilità o meglio ancora un certo calo nella proporzione di bambini sotto i 3 anni all’asilo nido. Proprio nello stesso periodo in cui invece questa cresceva in Germania, del 10%, o del 8% in Francia, ed era stabile a livello di UE.
Un segnale certo anche della crudezza della crisi, con tante famiglie che non hanno più potuto pagare le rette degli asili nido che nel nostro Paese rimangono ancora per la gran parte privati.