Referendum Svizzera: verso il no al “reddito di cittadinanza”
Domenica gli elettori elvetici saranno chiamati a decidere se introdurre o meno tra le misure di welfare previste dalla confederazione il “reddito di cittadinanza” (Rbi – Reddito di Base Incondizionato). La proposta del comitato referendario è quella di garantire a tutti, in maniera “incondizionata”, la cifra di 2.500 franchi al mese (2.500 euro circa, in pratica, 30mila all’anno – la soglia di povertà in Svizzera è poco sopra i 29mila franchi).
Referendum Svizzera: verso il no al “reddito di cittadinanza”
Quasi il 14% degli svizzeri è a rischio povertà secondo Eurostat, lo “strumento” oggetto della consultazione andrebbe a sostituire molti degli ammortizzatori sociali attualmente previsti. Tuttavia, sembra improbabile che alla fine l’Rbi passi la votazione, almeno stando all’ultima rilevazione di Gfs.Bern. Più del 70% degli elettori si schiererà contro l’istituzione del “reddito di cittadinanza” dicono dall’istituto di ricerca sociale, mentre poco più del 20% si pronuncerà a favore. Il dato, risalente a metà maggio, è praticamente rimasto invariato dal sondaggio condotto da Gfs più o meno a fine di aprile.
La convinzione maggiormente diffusa tra gli elettori è che la Svizzera non possa permettersi una tale “spesa”, d’altra parte, il comitato pro Rbi – ha raccolto 126mila firme – afferma che anche solo lo svolgersi di una tornata sull’argomento può essere di per sé considerata una vittoria.