Al G7 di Bruxelles sono riuniti i Capi di Stato o Governo delle potenze più industrializzate del mondo. In rappresentanza italiana, per il suo primo summit di questo genere, Matteo Renzi. Che fra un mese nemmeno presiederà il Consiglio Ue.
A margine dell’incontro che ha trai temi principali la questione russo-ucraina, Renzi incontra più leader mondiali, in modo da esprimere le sue visioni sul vecchio continente. Durante gli incontri bilaterali con David Cameron (premier inglese) e con Angela Merkel (cancelliera tedesca), l’ex sindaco di Firenze ha assicurato un’Unione Europea “meno burocratica e più vitale, aperta al futuro, all’innovazione e alla crescita”. E’ finito il tempo dell’austerity, insomma. Ha poi sottolineato come, prima di prendere decisioni di sorta, vanno condivisi progetti e vedute, anche sulla riformulazione delle istituzioni create a Maastricht ventidue anni fa. Poi con la Merkel un simpatico siparietto sul prossimo mondiale di calcio 2014.
Quanto all’incontro madre, quello coi leader di Usa, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, ovviamente l’Italia e Barroso (in qualità di rappresentante Ue, essendo il Presidente uscente della Commissione Europea), Renzi ha parlato di un “tema per noi rilevante: di crescita e dell’importanza di investire sulla crescita”. Sul caso Mose, aggiunge il premier: “il fatto che emergano casi di corruzione non è negativo: mette in evidenza che in Italia tali fenomeni vengono colpiti e che la magistratura riesce a far luce su di essi”.