BCE, giù i tassi. Draghi: “Faremo il possibile per salvare l’euro”
Dopo tanta attesa è arrivata la manovra della BCE per contrastare la crisi e la deflazione. Mario Draghi, governatore dell’autorità monetaria europea, ha nuovamente tagliato i tassi di interessi raggiungendo un nuovo minimo. Il nuovo tasso di interesse, come annunciato dallo stesso governatore durante la conferenza stampa di quest’oggi, è 0.15%, in netto calo rispetto al precedente tasso fissato allo 0.25%.
Alla diffusione della notizia, ottime sono state le reazioni dei mercati finanziari. Le borse hanno accelerato, con Milano che conduce in Europa con un buon +2.2%, dopo che nella mattinata il FTSE Mib di Milano si è aggirato intorno al +0.9%. Anche nel resto d’Europa c’è un salto in avanti delle borse. Intanto il rapporto tra euro e dollaro è sceso sotto quota 1.36, al minimo degli ultimi 4 mesi, con una diminuzione del valore dell’Euro. In Italia la notizia è stata un vero toccasana per il debito pubblico, che ha visto i rendimenti sui btp decennali scendere sotto la soglia del 3% con lo spread che si aggira intorno ai 155 punti base.
I dettagli della manovra della BCE sono stati spiegati da Draghi durante la conferenza stampa. Oltre al tasso generale fissato allo 0.15%, in calo di 10 punti base rispetto al vecchio tasso, ci sono anche altri parametri che il board della BCE ha modificato per contrastare la lunghissima crisi che l’eurozona vive. La BCE ha tagliato il tasso marginale, scendendo di 35 punti base, dallo 0.75% allo 0.4%. Con il nuovo regime dei tassi diventa più costoso per le banche lasciare parte dei depositi nelle casse dell’eurotower. In precedenza non c’era rendimento per le banche, che però trattenevano liquidità che la BCE cercava di immettere nel sistema. Infatti, in precedenza il tasso sui depositi era dello 0%, mentre con il nuovo regime il tasso è sceso in area negativa, al -0.1%. Ciò significa che per le banche sarà più conveniente utilizzare il denaro che hanno in cassa più che lasciarlo maturare a Francoforte.
Le misure annunciate da Draghi, comunque, non prevedono solo una decurtazione dei tassi per stimolare l’economia, ma anche una serie di interventi attivi della BCE che comincia ad uscire dal conservatorismo nei confronti dell’eurozona. Infatti la BCE ha programmato degli interventi su titoli Abs, cioè titoli cartolarizzati e garantiti che vanno a finanziare in maniera diretta le aziende. Oltre all’intervento tramite Abs, la BCE ha annunciato anche un allungamento dei prestiti a tassi fissi. A chi gli faceva notare del differente stile di intervento rispetto alla Fed, che dall’inizio della crisi lavora acquistando titoli di stato fornendo liquidità agli stati, Draghi non chiude la porta a un più massiccio intervento sul campo dei titoli di stato, facendo intendere che si farà tutto il necessario per salvare l’euro. Ultima iniziativa adottata dalla BCE sarà la fine della sterilizzazione degli effetti degli acquisti dei titoli di stato. Infatti settimanalmente, per riassorbire gradualmente la liquidità immessa nel mercato durante il programma di acquisto dei titoli di stato durante la fase acuta della crisi, la BCE dava la possibilità di contrarre buoni fruttiferi e depositi. Interrompendo quest’operazione, però, la liquidità immessa nel sistema non sarà più riassorbita.
Francesco Di Matteo