Comunali Milano, i flussi di SWG, solo metà dei voti PD delle europee a Sala

Pubblicato il 7 Giugno 2016 alle 11:21 Autore: Gianni Balduzzi
comunali Milano, schema con flussi elettorali

Comunali Milano, i flussi di SWG, solo metà dei voti PD delle europee a Sala

E’ il tempo delle analisi post-voto, delle risposte alla domande su chi ha votato chi, sulla fedeltà degli elettorati.

Ci prova SWG a dare qualche indicazione per le maggiori città.

Vediamo cosa è accaduto a Milano, dove come sappiamo c’è stato di fatto un pareggio tra Sala di centrosinistra e Parisi di centrodestra.

Comunali Milano, il 55% degli elettori PD del 2014 appoggia Sala, il 25% si astiene

La coalizione di Sala partiva da un bacino che teoricamente poteva contare sul 45% preso alle europee, un percentuale inimmaginabile solo pochi anni fa, superiore al pur ottimo risultato nazionale, ma che segna anche il passaggio di Milano nel campo del centrosinistra negli ultimi anni, come anche le politiche e le regionali del 2013 dimostrano.

La candidatura di Beppe Sala, poi, proveniente dal successo di Expo, sembrava mettere il sigillo a una vittoria annunciata, ma come sempre in politica le cose cambiano in fretta e non solo forse non si era prevista la scelta di un candidato appetibile e moderato come Parisi come avversario, ma anche l’astensionismo soprattutto dell’elettorato di sinistra del PD, probabilmente di quella parte che non vedeva Sala come il giusto erede di Pisapia.

Così solo il 55% degli elettori PD delle europee, quando l’affluenza era stata del 60%, ha votato per Sala, mentre ben un quarto si è astenuto. Sala ha compensato in piccola parte con l’afflusso 5% degli elettori della Moratti del 2011, ma naturalmente non è bastato anche perchè un terzo degli elettori di Pisapia del 2011 non ha scelto il candidato del centrosinistra.

Molto più fedeli gli elettori di centrodestra: il 90% di quelli delle europee hanno confermato il proprio voto scegliendo Parisi che anzi è riuscito ad attrarre il 20% di questi elettori, sempre di centrodestra, che alle europee si erano astenuti.

Corrado invece non è riuscito a trattenere il voto grillino e conquistarne altri, ha perso in egual misura verso Sala e Parisi e un altro 15% verso l’astensione.

Milano è la città più dura per i grillini fin dall’inizio.

Parlando di segmenti di società i settori in cui ogni candidato raccoglie più consenso sono:

Per Sala: donne e ceto medio

Per Parisi: anziani e imprenditori

Per Corrado: Operai, poveri e giovani

comunali Milano, schema con flussi elettorali

 

 

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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