Elezioni amministrative, l’analisi Demos: l’affluenza crolla nelle zone rosse
Affluenza in calo – soprattutto nelle zone rosse – e tripolarismo imperfetto. Questi i punti chiave dell’analisi effettuata da Demos sul voto per le amministrative del 5 giugno.
Limitando l’analisi ai 143 “comuni maggiori” chiamati al voto – ovvero quelli con più di 15 mila abitanti – Demos evidenzia un calo generalizzato dell’affluenza, confermato dal -5% sul piano nazionale. Tuttavia, se la diminuzione risulta piuttosto contenuta al Sud ed Isole (-1.9%) il calo è molto più marcato al Nord e nelle zone rosse, in cui le percentuali di voto sono precipitate di ben 10 punti.
Quale è la nuova conformazione – ovviamente temporanea – delle amministrazioni comunali? Dei 143 comuni maggiori, 90 – cioè oltre il 60% – erano guidati dal centrosinistra, il quale ha riconquistato al primo turno solo l’11% di essi, mentre 5 comuni hanno cambiato colore ed altri 75 andranno al ballottaggio.
Peggio sembra essere andata al centrodestra, che ha riconfermato al primo turno solo 2 delle 31 amministrazioni uscenti – ovvero poco più del 6% – perdendone 1, mentre le altre 28 si decideranno al secondo turno. Discreto invece il risultato della Lega Nord, che ha confermato 2 delle 5 amministrazioni uscenti, mentre altre 2 sono comunque rimaste nell’area di centrodestra.
Elezioni amministrative: quanti e quali ballottaggi
Nel complesso, sono 22 i comuni maggiori in cui non sarà necessario il ballottaggio, vale a dire il 15% di quelli chiamati al voto. Dei 121 comuni chiamati ad un secondo turno, solo 92 avevano affrontato il ballottaggio anche nella precedente tornata di amministrative.
Ma chi andrà al secondo turno? Saranno 88 i candidati di centrosinistra in corsa al ballottaggio, ben 19 in più di quelli di centrodestra. Sono invece 20 i comuni in cui ci sarà in corsa un candidato M5S.