Elezioni comunali: c’è chi entra e chi esce, è normale che sia così. Gli esclusi, poco votati di norma, hanno sempre motivazioni valide (ai loro occhi e forse non solo). E’ il caso di Daniela Martani: “colpa dei fascio-animalisti”, punta il dito lei.
Balzata agli onori della cronaca per via della sua lotta in difesa dei dipendenti Alitalia (era il 2009 e Martani era hostess della compagnia di bandiera italiana), ha poi cominciato un percorso televisivo e non solo: il Grande Fratello 9, anzitutto, seguito dagli scatti per il fotografo Bruno Oliviero; causa animalista, confermò Martani. Da lì in poi, molte iniziative sulla vicinanza agli animale, come i tweet contro l’industria della pelliccia e post animalisti.
Ora le elezioni a Roma. Cosa ci azzeccano con la Martani? Proprio il fatto che nelle liste dei Verdi, a supporto di Roberto Giachetti sindaco, sia spuntato il nome dell’ex hostess. Intervistata dalla Radio dell’Università Cusano, Martani ha parlato di un pessimo risultato per i Verdi: “lo 0.49 percento è veramente poco. Ancora non so quante preferenze ho preso, sono molto curiosa, ma non è importante”. Poi punta il dito contro il Partito Democratico e giura il suo sostegno a Virginia Raggi, in sede di ballottaggio: “quando i Verdi mi hanno chiamato per chiedermi se mi volevo candidare ho visto che l’alleanza era il Pd e ho subito capito che non sarebbero arrivati da nessuna parte. Allearsi con questo partito non è stata una scelta positiva. Giachetti sarà pure arrivato al ballottaggio, ma con quanti punti di distanza dal Movimento Cinque Stelle? Lo sapevo che a Roma ci sarebbe stata la disfatta totale del Pd, vedremo cosa accadrà al ballottaggio. Raggi merita una possibilità, vediamo che cosa sarà in grado di fare. Comunque mi dispiace per i Verdi e mi dispiace che in Italia non ci sia una coscienza ambientalista”.
Martani e l’accusa ai fascio animalisti
Sulla sua performance non straripante, poi, Martani accusa una frangia all’interno del mondo ecologista: “tra gli animalisti c’è un gruppo di personaggi alquanto agghiaccianti che sono dei fascio-animalisti, che prendono di mira di volta in volta qualcuno. Negli ultimi giorni è successo a me. I fascio animalisti mi hanno attaccato per la dimostrazione che ho fatto con la Peta, quando indossavo quello struzzo finto che mi lasciava un po’ le tette scoperte. Io dissi che non sono rifatta ma che non sono contraria alla chirurgia estetica e loro impazzirono, dissero che sono una scema, che favorisco la vivisezione, ecc. I fascio animalisti mi hanno preso di mira perché ho scritto che non ho nulla contro la chirurgia estetica. Mi hanno segnalato in massa su Facebook e hanno fatto bloccare il mio account, impedendomi di interagire per tre giorni con gli elettori. Altri fascio-ambientalisti mi hanno attaccato dicendo che lo struzzo che indossavo era vero ed era morto. Ma come si fa? Stanno fuori di testa”.
Daniele Errera