Lo sciopero Rai annunciato per il prossimo 11 giugno, ora dopo ora, perde pezzi importanti. L’ultima sigla, in ordine di tempo, a propendere per la sospensione è l’Usigrai, il sindacato che rappresenta 1400 (su un totale di 1700) giornalisti del servizio pubblico. “Un passo avanti” non “una marcia indietro” sul fronte delle riforme, così si è difeso il segretario dei giornalisti Vittorio Di Trapani. Nei giorni scorsi, il tema della vertenza Rai aveva già spaccato il fronte dei sindacati: linea dura per Cgil e l’Uil, apertura al “dialogo con il governo”, invece, per la Cisl del segretario Bonanni. Una contestazione, dunque, che dopo il passo indietro dell’Usigrai e di altre firme sindacali, perde forza e numeri. L’agitazione proclamata martedì prossimo per protestare contro il taglio di 150 milioni di euro previsto dal governo Renzi nel decreto Irpef, approvato ieri al Senato con voto di fiducia, rischia di trasformarsi in una bolla di sapone. Nei giorni scorsi c’era stata una forte contrapposizione tra la leader Cgil, Susanna Camusso, e il premier Renzi, che aveva attaccato lo sciopero del servizio pubblico bollandolo come “umiliante”. A sedare gli animi, il parere del Garante che aveva definito lo sciopero “illegittimo”.
Ora a propendere per il “dietrofront” anche il sindacato dei giornalisti che intende proseguire sulla via del dialogo e della contrattazione con il governo. Poche ore fa, infatti, il vice ministro alla Comunicazione Giacomelli ha illustrato una serie di misure nell’ambito della riforma della Rai, ora all’esame dell’esecutivo Renzi: anticipo del rilascio della concessione in scadenza fra due anni, nel 2016, riforma del canone per contrastare l’evasione, conferma di una sede Rai in ogni regione. Un’ apertura, dunque, da parte del governo, rispetto alla quale scioperare, ha detto Giacomelli, significherebbe “essere fuori sintonia con il resto del Paese”. Ora lo scontro si sposta all’interno dell’azienda. A contrapporsi, i pareri dei giornalisti e delle altre maestranze del servizio pubblico, ancora ufficialmente “in stato di agitazione”.
Aggiornamento: Rai, Usigrai sospende sciopero 11 Giugno – L’Usigrai sospende lo sciopero dell’11 giugno. La decisione, annuncia il sindacato, “dopo il voto a larghissima maggioranza delle assemblee tenute nelle ultime 48 ore in tutte le redazioni d’Italia”», anche se, da parte dell’Usigrai, rimane la contrarietà per la vendita delle quote di Raiway e per il taglio dei 150 milioni.
Carmela Adinolfi