Strage Orlando: maggiore sicurezza al Gay Village
Strage Orlando: maggiore sicurezza al Gay Village
L’attentato che ha sconvolto l’America non ha mancato di scatenare la rabbia anche nella comunità gay italiana. Vladimir Luxuria ai microfoni di Radio Cusano Campus chiede a tutti di schierarsi contro l’odio: “Quando c’è stato l’attentato a New York erano tutti americani. Spero che tutti quelli che in passato hanno scritto Je sui charlie, o Je Suis Francois, oggi scrivano “Io sono Gay”, per lanciare un messaggio chiaro a tutti gli omofobi del mondo. Ma che vi abbiamo fatto di male? Perché ci odiate così tanto?”.
Strage Orlando: maggiore sicurezza al Gay Village
“Credo che lui fosse un omofobo violento in quanto omosessuale represso. A parte che l’ho notato in alcune immagini, ma anche questa cosa che lui picchiava la moglie solo perché non aveva fatto il bucato, mi dà l’idea che questo odiava le donne perché fosse un gay represso. Per questo motivo il fatto di aver reagito al bacio tra due uomini in maniera così violenta era perché voleva ammazzare quel gay nascosto dentro di lui, uccidendo gli altri gay che si stavano divertendo in un locale” ha poi aggiunto a proposito dell’attentatore Vladimir Luxuria che poi ha continuato: “omofobia e misoginia viaggiano sempre di pari passo. Questo pazzo, poi, per non ammettere la sua omosessualità repressa, ha cercato il pretesto nella religione per giustificare la sua follia. Tra le altre cose voglio ricordare che i fondamentalisti dell’Isis ce l’hanno con i gay, li mettono sugli edifici più alti e li buttano dall’ultimo piano, poi però arruolano nei loro eserciti dei ragazzini di dodici anni che violentano. Sono dei pedofili in realtà. A quelli dell’Isis ora fa comodo rivendicare tutto. Questo gli ha fatto il più bel regalo del ramadan”.
In ultima analisi, sempre Luxuria annuncia maggiori controlli al Gay Village: “sicuramente non chiuderemo, perché significherebbe darla vinta a chi vuole farci vivere nel terrore. Ma siamo freddi e consapevoli. Aumenteremo le misure di sicurezza, abbiamo il metal detector, abbiamo anche la volontà di andare contro la legge, perché la legge ci impedisce di fare perquisizioni a tutti quelli che entrano, che invece noi perquisiremo, nonostante i divieti”.