“Cari amici, quando non parlo e’ perché è successo qualcosa, ma perché in certi momenti si deve tacere e lavorare, anche quando la lingua morde. Così come ci sono fasi della trattativa che è giusto rimangano riservate, per non turbare la stessa. Continua l’attacco inusitato contro di me, come se fossi il male assoluto, da parte di un giornale locale. Ribadisco che ve la prendete con la persona sbagliata perché io sono solo il manager che sta conducendo una trattativa”. Lo ha detto Luca Silvestrone pochi minuti fa attraverso il suo profilo Facebook, a poche ore dall’annuncio del patron del Cagliari Massimo Cellino della cessione a Tommaso Giulini della squadra sarda. “Non lo conosco (Giulini, ndr) e mai mi permetterei di giudicarlo, però sarebbe giusto che ricevesse lo stesso trattamento. Ma sapete che i giornalisti di questo giornale (L’Unione Sarda, ndr) stanno telefonando a Ravenna a tutti i miei amici, ai miei collaboratori, alle persone che conosco, ai clienti, ai locali che frequento, per sapere se ho fatto qualcosa di male, come mi comporto, se ho debiti, se sono onesto? Ma che modo di fare e’ questo. E’ giornalismo? O è un chiaro tentativo di screditare tutta l’operazione per favorire qualcun altro che meglio garantisce interessi diversi? Massacrare in questo modo una persona e’ lecito? Ho sempre detto la verità e per questo vengo messo in croce. Una cosa vi dico: si sta giocando una partita sulla vostra pelle, non sulla mia”.
“A Miami l’accordo e’ stato confermato dalla società e venerdì scorso in Comune sono arrivato con l’auto della società e un consigliere di Amministrazione della stessa. Autorizzato a parlare a nome della società. Quindi non si pone il problema della serietà dell’operazione. Bisogna solo capire alcune cose. E’ giusto che la società faccia le sue scelte, e decida di vendere a chi vuole, ci mancherebbe. Per parte nostra sono autorizzato a dirvi che non abbiamo mollato, non ci siamo tirati indietro e siamo pronti a proseguire se ci sono le condizioni. Ma io Luca Silvestrone, si proprio io, vi dico una cosa: amo Cagliari. Non andrò mai più via da Cagliari, sto facendo mio questo progetto, e lo difenderò qualsiasi cosa mi facciano”. Dunque l’intermediario del fondo Usa tiene aperta la trattativa con Cellino e soprattutto tiene viva una vicenda societaria che sta tenendo sui carboni ardenti il popolo del Cagliari ormai da quasi 6 mesi.
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