Minoranza PD: D’Alema pronto a votare Raggi?
Che il premier Matteo Renzi e la minoranza PD non fossero in buoni rapporti, è risaputo da tempo. Ma le indiscrezioni delle ultime ore sembrano andare ben oltre gli scenari più pessimisti. Massimo D’Alema – uno degli elementi di spicco della vecchia guardia avversa a Renzi – sarebbe addirittura intenzionato a votare la candidata del M5S Virginia Raggi come prossimo sindaco di Roma, pur di mettere in crisi la maggioranza renziana.
A dipingere un tale scenario è Goffredo De Marchis, che sulle colonne del quotidiano Repubblica spiega che “Pur di mandare via Renzi, Massimo D’Alema, con un sorrisetto, dice che sarebbe disposto a votare “Lucifero”, figuriamoci se può tirarsi indietro davanti alla candidata grillina di Roma Virginia Raggi”. Secondo De Marchis, l’obiettivo dell’ex premier è chiaro: “indebolire l’attuale segretario del Pd, far cadere il suo governo e dopo mettersi al lavoro per ricostruire la sinistra riformista”.
Minoranza PD contro Renzi: la strategia di D’Alema
Due sarebbero i passaggi in cui l’ex premier – nonché già ministro degli Esteri e leader del PDS – punterebbe a mettere ko l’attuale segretario PD: i ballottaggi di Roma e Milano e il referendum costituzionale di ottobre, che potrebbe dunque vedere D’Alema tra i promotori del “no”, in quanto contrario ad una riforma che “crea un sistema presidenziale”.
E il 40% delle Europee, che ha incoronato Renzi? Secondo D’Alema – sempre stando alle parole di Repubblica – apparterrebbe al passato, “figlio di un terrore del vuoto, pochi mesi dopo le elezioni politiche. Oggi è cambiato tutto”. Ora dunque è il momento di sfruttare il “passaggio intermedio” della sconfitta alle amministrative e aprire la strada all’alternativa, perché “una sconfitta del premier non provocherebbe affatto una crisi di sistema”. In sostanza: altro che ritorno alle urne in caso di abbandono di Renzi, ci sarà un nuovo governo.
Se tali indiscrezioni dovessero trovare riscontro, potremmo trovarci davvero dinanzi alla puntata finale dello scontro tra il rottamatore e la vecchia guardia. Con esiti a dir poco imprevedibili.