Domenica sarà la volta dei ballottaggi nei maggiori centri italiani: Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna su tutti. In ognuna di queste città gravano alcun problemi. Secolari, in certi casi. Colpa delle precedenti amministrazioni, in altri. Che sia la corruzione di alcuni esponenti consiliari (si veda ‘mafia capitale’) o la mancanza di lavoro come nel capoluogo partenopeo.
Ballottaggi Roma, la situazione
Partiamo da Roma, la capitale. ‘Mafia capitale’ ha investito – a livello mediatico – la precedente amministrazione. Anche il Pd. Poi la vicenda sulla delegittimazione di Marino ha incrinato ancora di più il rapporto fra Pd romano e cittadini. E’ in questo segmento che si è buttato i Movimento 5 Stelle, interpretando alla grande gli umori dei romani, sempre più arrabbiati per una cattiva gestione della città: si parla di viabilità e di trasporti. Non dimenticando il decoro urbano e il verde, in picchiata nella capitale. I grillini hanno capitalizzato al massimo, imponendo Virginia Raggi al primo turno. Segue Giachetti, inizialmente favorito dalla divisione del centro destra: separati in casa Giorgia Meloni e Alfio Marchini, i cui consensi combinati avrebbero superato alla grande Roberto Giachetti.
Ballottaggi Torino, la situazione
Ma il voto ai grillini è stato evidente anche a Torino. Città storicamente ricca, oggi vive un momento di difficoltà per quel che riguarda il lavoro e la povertà. Su quest’ultimo tema è intervenuto anche la Caritas cittadina, che ha chiesto meno strumentalizzazioni da parte del sindaco uscente Fassino (Pd) e dalla candidata del M5S, Chiara Appendino, impegnati ai ballottaggi: “Caritas diocesana deplora ogni strumentalizzazione a fini di polemica politica sul tema dei poveri nella nostra città e nel territorio dell’area metropolitana torinese”. Sul lavoro, è intervenuto direttamente Fassino al confronto con la pentastellata. Facendo leva sui gravi problemi della giovane generazione, l’ex segretario Ds ha affermato: “a ottobre un grande patto per il lavoro con le forze sociali della città”. Anche l’Appendino si è spesa su quel segmento di popolazione. E la Caritas ha risposto: “figli a carico, immigrati precari, anziani soli e a basso reddito, giovani che non trovano occupazione, bambini che fanno le spese dei problemi economici o relazionali delle loro famiglie. Non possono essere trattati come numeri pronti ad essere rimpallati tra le parti”.
Ballottaggi Napoli, la situazione
Anche a Napoli i problemi sull’occupazione sono gravi. Di più: drammatici, per quel che riguarda la disoccupazione giovanile. Per il 40% della popolazione è il lavoro il tema fondamentale da affrontare. E per questo si sono affidati a Luigi De Magistris e Gianni Lettieri, un deja vu dei ballottaggi del 2011. Al tempo stravinse De Magistris. Vedremo domenica. Nel frattempo si è (ri)fatto vivo il problema della sicurezza che sembra agitare più la base di De Magistris che quella di Lettieri.
Ballottaggi Milano, la situazione
Pure a Bologna ci sarà uno scontro classico sinistra-destra. Ma i primi sono il Pd, mentre a Napoli non sono dem, e i secondi sono guidati da Lucia Borgonzoni, leghista. Il tema più affrontato e caldo è la sicurezza (percepito come priorità dal 35% dei bolognesi): è qui che la candidata del Carroccio può guadagnare consensi. Starà alla capacità di Merola riuscire a dare speranza e garantirsi la fiducia dei suoi elettori durante la settimana (e per i successivi cinque anni, in caso di vittoria).
Sempre nel nord Italia, resta Milano: qui lo scontro è durissimo. Sala per il centro sinistra, Parisi per lo schieramento opposto. Vista la vicinanza di voti alle elezioni, si giocherà fino al 90esimo più recupero. Mentre Parisi punta su temi caldi come criminalità e immigrazione, Sala risponde con una necessità di legalità. Che poi è parzialmente il reciproco dell’altro. Anche sullo stile: due manager per il post Pisapia, un’amministrazione già di per sé atipica.
Daniele Errera