Ballottaggi, Santanchè allo scoperto: Tifo Raggi e Appendino
Dopo Salvini e Borghezio, Virginia Raggi e Chiara Appendino, candidate M5S rispettivamente a Roma e Torino, ricevono l’endorsement di un altro pezzo da novanta del centrodestra: Daniela Santanchè.
La deputata di Forza Italia, intervenuta a Radio Cusano Campus, ha parlato dei prossimi ballottaggi che si terranno il 19 giugno. E ha fatto qualche pronostico: “Mi aspetto che a Milano i cittadini vadano a votare per Parisi e scelgano un cambiamento, tutti compatti, per dare a Milano quello che questa città si merita. Parisi può riportare Milano al livello delle grandi città europee. Mi auguro che anche a Bologna e a Napoli vincano i nostri candidati. Dove non ci siamo, invece, la protesta deve essere alta. Per questo a Roma spero che vinca la Raggi e che i romani non si facciano prendere in giro dal Partito Democratico. Lo stesso per Torino, tifo Appendino. Se fossi a Roma e a quelle città starei con Raggi e Appendino, tifo per la protesta. Virginia Raggi piace alla destra? Non è che piace, i nemici dei miei nemici sono miei amici. Tra Raggi e Appendino, comunque, la Appendino è sicuramente più preparata, è una donna che sa il fatto suo. Se dovessi scegliere tra le due non ci sarebbe confronto, sceglierei Appendino. Ma poi va bene tutto, il nemico del mio nemico è mio amico”.
Una scelta in contro tendenza con le indicazioni date da Berlusconi che aveva invitato gli elettori azzurri a votare scheda bianca nei ballottaggi in cui il centrodestra non è presente.
Santanchè: “Messaggi di vicinanza a Berlusconi? Molta ipocrisia”
Santanchè ha detto la sua anche sulla recente operazione subita da Silvio Berlusconi: “Negli ultimi giorni ha ricevuto diversi attestati di stima anche da chi l’ha sempre combattuto? Spero si tratti di una rivalutazione politica, ma in cuor mio temo sia stata ipocrisia. Però un risultato lo abbiamo raggiunto, almeno davanti alle malattie e alle sofferenze questo accanimento nei suoi confronti è finito. Cerchiamo di essere positivi, anche se nel mio cuore, conoscendo ciò che hanno fatto a Berlusconi in tutti questi anni, un po’ di fatica a credere alle belle parole la faccio. Ora bisogna lavorare pancia a terra, ognuno ci metta del proprio, ognuno ci metta del suo, non è il momento di parlare di niente altro. Io non partecipo a queste diatribe, non mi interessano i gradi di partito”.