Sondaggi politici SWG, per gli italiani meglio liberalizzazioni di interventi dello Stato
Critici nei confronti di manager e imprenditori, ma a favore di più liberalizzazioni.
Questo è il quadro che esce degli italiani dall’ultimo dei sondaggi di SWG.
Secondo il 76% degli intervistati gli imprenditori sono sempre più interessati ai profitti e ai benefit, per il 65% cercano il sostegno dello Stato.
Solo una minoranza, il 44%, pensa che siano più preparati, e il 43% che rischiano di più. E infine solamente un misero 22% pensa che stiano attenti al benessere dei lavoratori, anche meno del 38% che ritiene che prestino attenzione alla sicurezza sul lavoro.
Non molto più lusinghieri i giudizi sui manager: per il 53% sono troppo ben pagati per quello che fanno. I giudizi migliori, per esempio che sono dei “costruttori di futuro”, o degli innovatori o buoni gestori del personale, trovano il consenso solo di un 16% degli italiani.
Sondaggi politici, il 47% vuole più liberalizzazioni
Si tratta quindi di un rigurgito marxista? Di una rivolta contro il mondo dell’impresa? Pare di no, anzi gli italiani lamentano una mancanza di concorrenza e di libertà nel mercato. Per il 55% è chiuso in corporazioni, per esempio.
In particolare i settori più chiusi paiono essere quelli della farmaceutica, dei motori di ricerca, delle banche, percepiti come poco liberi, come quelli in cui c’è meno scelta da parte del consumatore, al contrario di commercio e moda in cui c’è più fermento, ricambio, e pluralità di soggetti
E allora la soluzione quale è? Non un intervento dello Stato per la maggioranza degli italiani, ma più liberalizzazioni, così la pensa il 47% dei rispondenti, contro il 31% di chi invoca la mano statale.
In parte una sorpresa, in parte no, è da vedere come sarebbero prese dall’opinione pubblica eventuali liberalizzazioni che tra mille resistenze
come al solito venissero fatte dal governo