Vodafone: “Certi Governi ascoltano le comunicazioni dei nostri utenti”
Vodafone ha messo al corrente, attraverso un “disclosure report”, di come alcuni governi abbiano accesso diretto alle comunicazioni degli abbonati alla compagnia britannica. Si attendono polemiche per quel che riguarda il diritto alla privacy.
Operante in 29 paesi, il colosso delle telecomunicazioni (seconda società al mondo) ha affermato in un dettagliato dossier come “le agenzie governative in un piccolo numero di paesi in cui Vodafone opera, ha l’accesso diretto alla propria rete”, permettendo quindi agli apparati statali di “ascoltare le chiamate”, senza autorizzazione.
Tutto era partito dall’ex agente della National Security Agency (NSA), Edward Snowden. Questi aveva informato i mass media dei programmi occulti di sorveglianza della NSA. Da quel momento in poi è stato reso noto come i programmi di sorveglianza Usa ed inglesi annoveravano anche l’ingresso all’utilizzo di comunicazioni: sia elettroniche che telefoniche.
Il passaggio madre all’interno della nota Vodafone è il seguente: “in un piccolo numero di paesi – non nominati dalla società –, la legge impone che le agenzie e le autorità specifiche abbiano accesso diretto alla rete di un operatore, evitando qualsiasi forma di controllo operativo sull’intercettazione da parte del gestore”, concludendo con la richiesta di modificare la normativa legislativa.
Daniele Errera