Elezioni comunali, ecco perchè Renzi ora deve cambiare l’Italicum
Gli esiti dei ballottaggi, con Torino e Roma andati al M5S, rischiano di essere un brutto biglietto da visita per Renzi e il Pd in vista del referendum costituzionale di ottobre. Ad affermarlo è l’editorialista del Corriere della Sera Massimo Franco “Ieri si è aperta una fase di contestazione che cancella qualunque illusione di primato e di posizione di rendita. Al punto che viene da chiedersi se il Pd riuscirà a prevalere nel referendum di ottobre sulle riforme istituzionali: quello su cui ha puntato tutto. Se non cambia la strategia c’è da dubitarne“.
Elezioni Comunali, Renzi ha sottovalutato il voto
Massimo Franco punta l’indice contro il premier, reo di aver sottovalutato il movimento di protesta di Grillo e il significato di questi ballottaggi. “Per Renzi lo schiaffo è più doloroso perchè respinge la sua narrativa ottimista e getta ombre sul referendum”.
Secondo l’editorialista del Corriere, Renzi deve cambiare “agenda” e magari anche mettere mano all’Italicum, per ora intoccabile. “Bisogna prendere atto che al secondo turno si formano coalizioni di fatto, micidiali per chi ne è escluso. Si tratta di una verità che potrebbe portare a una modifica dell’Italicum, ritenuto finora dal premier un tabù intoccabile”.
Franco mette in discussione anche il doppio incarico di Renzi, quello di premier e segretario “anche se l’insuccesso non può essere scaricato soltanto su di lui”. Anche il Pd, infatti, ha le sue colpe.
Nonostante ciò, conclude Franco “la fase che si apre presenta più insidie che opportunità. Non c’è un dopo Renzi in vista”. “Bisogna solo sperare che, messo di fronte alla responsabilità di governare, il M5S scelga un profilo meno estremista e smentisca i timori su una classe dirigente magari onesta ma troppo inesperta e manichea”.