Romano Prodi alza la voce. L’ex premier risponde con fermezza a chi lo accusa di aver avallato il progetto Mose (ora travolto da uno scandalo di mazzette) durante il suo governo. “Trovo singolare che invece di prendersela con chi si è lasciato corrompere e ha speculato sui lavori del Mose, sempre che la magistratura confermi quanto è emerso fino ad ora dalle indagini, ce la si voglia prendere con chi ha consentito che un’opera fondamentale per la salvezza di Venezia andasse avanti” scrive l’ex premier in una nota.
“Il progetto del Mose, preesistente al governo da me presieduto, fu discusso e esaminato dal ‘comitato di coordinamento per la salvaguardia di Venezia e della laguna’ in numerosissime riunioni e fu approvato da una larghissima maggioranza dei componenti. Non procedere alla sua realizzazione sarebbe stato del tutto assurdo e irragionevole. Non ricordo chi è la signora Zitelli, intervistata dal sito web del Corriere della Sera, ricordo invece di avere chiesto che mi fossero presentati altri progetti credibili, ma io non ne ho mai ricevuti”, aggiunge Prodi.