M5S, cambia lo staff comunicazione e i capigruppo incontrano Casaleggio

Il M5S

E’ necessario migliorare l’attuale comunicazione del M5S per poter vincere le prossime elezioni politiche”. Il dado è tratto. Beppe Grillo stamane sul blog appare risoluto. Passata la batosta delle europee, il MoVimento è tornato da qualche giorno a lavorare in Parlamento e soprattutto ad accorrere nei comuni dove nel fine settimana si terrà il ballottaggio (Modena e Livorno su tutti). Ma, si capisce, con una linea comunicativa diversa. Certamente con cambi nei posti chiave dello staff. E poi rimane sul tavolo la questione più spinosa: Farage sì o Farage no? Ma per questo c’è ancora un po’ di tempo.

Il rimpasto dello staff comunicativo è stato ufficializzato in mattinata: Claudio Messora in Europa, Nicola Biondo alla Camera affiancato dall’assistente di Paola Taverna Ilaria Loquenzi e al Senato il punto di riferimento diventa l’ex gieffino Rocco Casalino. Saranno loro i nuovi guru nascosti del MoVimento e saranno chiamati da subito a cambiare registro: “la comunicazione parlamentare deve essere più integrata con i cittadini e le categorie a cui si rivolge l’attività legislativa” e, soprattutto, “è fondamentale comunicare ai cittadini le nostre iniziative parlamentari, regionali, europee, consultare le associazioni ed evitare di sprecare tempo con le intermediazioni con i giornalisti, vera catena di trasmissione del Sistema”.

Casalino non perde tempo e si mette subito al lavoro ringraziando tutti del posto di responsabilità ottenuto e annunciando giulivo: “cambieremo molte cose” ma prima di tutto “recupereremo il rapporto diretto con i cittadini”.

Oggi a Milano si è anche tenuta la riunione tra i capigruppo alla Camera, Giuseppe Brescia, e al Senato, Maurizio Buccarella, e il co-fondatore Gian Roberto Casaleggio per parlare dell’affaire Nigel Farage. Rimane ancora tutto aperto anche se la trattativa con i Verdi sembra essersi bloccata ancora una volta: se tutto continuerà su questa strada i 5 stelle dovrebbero presentarsi alleati con l’Ukip inglese. A meno che la rete non decida per un “no” categorico allo xenofobo Farage. In quel caso i giochi si riaprirebbero e un’altra sconfitta per Grillo e Casaleggio sarebbe difficilmente digeribile. Ma è solo fantapolitica. Di certo non c’è ancora nulla di concreto, se non che, come ha annunciato Brescia quest’oggi, i militanti saranno chiamati a decidere “entro la fine di giugno” con “un’unica consultazione” gli alleati europei. E quella sarà la vera prova del nove.

 

Giacomo Salvini