“Non intendo candidarmi, né fare politica in prima persona. Intendo occuparmi dello sviluppo delle applicazioni di democrazia diretta del Movimento 5 Stelle in rete affinché tutti i cittadini possano fare politica”. A poche ore dalle affermazioni elettorali del M5S e dalle dichiarazioni dai toni trionfali di Beppe Grillo, anche Davide Casaleggio, figlio del recentemente scomparso Gianroberto, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, tira le somme di quanto avvenuto sfilandosi però da qualsiasi coinvolgimento in prima persona all’interno dell’agone politico.
M5S: gli orizzonti
“Per mio padre la stella polare del Movimento era il Movimento stesso che si esprime online tramite i propri iscritti seguendo le poche regole che sono state fissate. Questa è l’impostazione che ne garantisce il successo. Anche per Roma, ad esempio, i candidati consiglieri si sono presentati e sono stati votati su Rousseau. Virginia Raggi stessa è stata votata e scelta tramite questo sistema di democrazia partecipata online”.
Davide Casaleggio focalizza immediatamente l’attenzione sul paradigma della Rete e della realtà espansa, frutto degli sforzi politici recenti del M5S, concretizzatosi nella nascita della piattaforma multimediale Rousseau. Casaleggio sa bene che d’ora in poi la pressione, generata dalle aspettative ansiogene di un corpo elettorale fluido ed in divenire, sulle spalle del Movimento sarà mastodontica, tuttavia egli non tradisce alcuna preoccupazione di sorta, al contrario, razionalizza quanto recentemente raccolto con toni perentori, certi di un futuro responsabile: “Il Movimento gestirà le vittorie ottenute nel migliore dei modi possibili, rispettando le promesse fatte come ha già fatto in Parlamento, nelle Regioni e nei Comuni dove è chiamato a governare. Con il taglio dello stipendio, con il rifiuto dei finanziamenti pubblici, rinunciando alle auto blu e a tutti i privilegi”.
M5S: il futuro della democrazia diretta secondo Davide Casaleggio
Alla domanda circa il futuro di una ermeneutica politica specifica, ovvero quella della democrazia diretta, bussola principale del sistema creato da Gianroberto Casaleggio, Davide non tentenna, ma rilancia con cipiglio sottolineando come molte buone prassi, legate a tale modello di governo, siano già attive, a vari livelli di sperimentazione, in diversi Stati del mondo. Di più: il figlio dell’ideologo afferma di non vedere in Italia per tali semi altro terreno fertile se non quello offerto dal M5S: “Noi siamo un’avanguardia, ma in altri Paesi la democrazia diretta e online è applicata a vari livelli. Per esempio in Estonia oltre il 30% degli elettori già oggi vota per le elezioni politiche online, l’istituto del recall che permette di richiamare un politico eletto è attivo in Paesi come la California o il Venezuela, esperimenti sulla scrittura della Costituzione da parte dei cittadini sono stati portati avanti in Islanda e Colombia. Bilanci partecipati, scelta dei candidati con primarie online e referendum consultivi sono sempre più diffusi. Il nostro obiettivo è di portare la democrazia partecipata online verso la sua realizzazione completa in Italia”.
Il fulcro di questa nuova impostazione politica che molti definiscono la vera genesi della Terza Repubblica è la piattaforma web polivalente Rousseau. Il sistema operativo, gestito dall’Associazione omonima e creato in prima istanza dalla Casaleggio Associati, cura i servizi dedicati al cittadino. Davide Casaleggio precisa come siano già attive diverse applicazioni online utili all’esercizio del controllo comune della Cosa pubblica. “L’associazione Rousseau sta potenziando il sistema operativo dei Cinque Stelle, ossia la piattaforma Rousseau. Abbiamo rilasciato da poco l’applicazione “Lex Iscritti” che consente ai cittadini di proporre direttamente le leggi che i portavoce 5 Stelle porteranno in Parlamento. È la prima applicazione e unica al mondo nel suo genere. Siamo all’avanguardia e continuiamo a lavorare”.
Riccardo Piazza