Ballottaggi comunali: in Piemonte il PD scompare

Pubblicato il 21 Giugno 2016 alle 13:05 Autore: Emanuele Vena
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Ballottaggi comunali: in Piemonte il PD scompare

Ben 8 amministrazioni uscenti su 11, ma zero vittorie. Questo è il bilancio del PD ai ballottaggi per le comunali in Piemonte, un dato che certifica il momento di difficoltà del partito del premier Matteo Renzi, ampliato in particolar modo proprio dall’eco ottenuta dalla debacle inaspettata di Piero Fassino a Torino, sconfitto dalla candidata del M5S Chiara Appendino, che è riuscita a ribaltare la situazione del 1° turno e a conquistare il capoluogo di regione.

Quello di Torino è solo il caso più eclatante in Regione, seguito a ruota dalla sconfitta del PD a Novara, con il sindaco uscente Andrea Ballarè battuto nonostante la mancata unità a destra, con la spaccatura tra Lega e Fratelli d’Italia da un lato – in appoggio ad Alessandro Canelli, nuovo sindaco – e Forza Italia dall’altro, a sostegno di Daniele Andretta, fuori al 1° turno.

Cambiano gli addendi ma non il risultato a Domodossola, dove il sindaco uscente Mariano Cattrini (PD) è stato sconfitto da Lucio Pizzi, a capo di un ricompattato centrodestra rispetto al 2011, in cui oltre a Riccardo Galvani (PdL, sconfitto al ballottaggio) c’era anche Daniele Folino, appoggiato da Fli e UDC ma già fuori al 1° turno.

Scenario simile anche a Carmagnola (con centrodestra unito rispetto a 5 anni fa – quando PDL e Lega si presentarono separate – e vincente sul segretario locale del PD Paolo Sibona, candidato in luogo del sindaco uscente Silvia Testa) e Trecate, dove Federico Binatti – che ricompone il centrodestra dopo la profonda frammentazione di 5 anni prima – batte il sindaco uscente Enrico Ruggerone (PD).

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Ballottaggi comunali: in Piemonte il PD cede a centrodestra, M5S e persino comunisti

Sono invece 2 – oltre a Torino – i comuni strappati al PD dal M5S, a conferma dell’ottimo risultato del Movimento ai ballottaggi. I pentastellati conquistano Pinerolo – sconfiggendo con Luca Salvai il candidato PD Luca Buttiero ed approfittando anche della frammentazione a destra – e San Mauro Torinese, dove invece sia centrosinistra che centrodestra si sono presentate profondamente divise, con il successo di Marco Bongiovanni (M5S) su Davide Benedetto (Lega) e con Paola Antonetto (FI-FDI-UDC), Maria Ersilia Cuculo (PD) e il sindaco uscente Ugo Dallolio (eletto col PD ma ora candidato con la sinistra esterna ai dem).

Non ce la fa invece il M5S ad Alpignano, unico ballottaggio perso dalla compagine grillina. Ma peggio ancora va al centrosinistra che, non contento delle divisioni del 2011 – che però avevano portato ad un ballottaggio tutto interno, con Gianni Da Ronco (SEL) vincitore su Davide Arduino (PD) – si presenta nuovamente spaccato a metà. Stavolta però entrambi i candidati – il sindaco uscente Da Ronco (Sinistra) e Roberto Voerzio (PD) – hanno vissuto da spettatori il ballottaggio, esclusi già al 1° turno. A vincere è infatti il candidato civico Andrea Oliva.

Una lista civica si impone anche a Ciriè, dove Loredana Devietti ha la meglio su Luca Capasso (PD), strappando ai dem un Paese guidato per 5 anni dal sindaco uscente Francesco Brizio Falletti di Castellazzo, che nel 2011 aveva vinto al 1° turno contro Aldo Buratto (PDL-Lega), candidato di un centrodestra decisamente più tonico rispetto a quello odierno, fermatosi addirittura al 12% e fuori dal ballottaggio.

Feudo rosso – ma non PD – resta invece Nichelino, dove il candidato di sinistra Giampiero Tolardo regola al ballottaggio Franco Fattori (PD), replicando l’esito di 5 anni fa, che vide la vittoria di Angelino Riggio (sinistra) su Santo Cistaro (PD e altri centrosinistra).

A chiudere lo scenario piemontese c’è l’inaspettato ballottaggio di Narzole, comune di poco più di 3 mila abitanti in cui – come a Casina, in Emilia-Romagna – al 1° turno c’era stata perfetta parità tra due candidati. A vincere è il candidato civico Federico Gregorio, che prevale su Mauro Dogliani, appoggiato da un’altra lista civica e già vicesindaco nella precedente amministrazione civica guidata da Fiorenzo Prever.

 

 

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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