Maturità: ecco la seconda prova. Ma per Gasparri la prima era “paracomunista”
La prima prova della maturità 2016? La dimostrazione dell’esistenza di una “scuola italiana comunista”. A dirlo è Maurizio Gasparri, parlamentare di Forza Italia e vicepresidente del Senato, intervistato da Radio Cusano Campus.
Gasparri – particolarmente interessato dalla maturità 2016, che vede sui banchi sua figlia – passa in rassegna i ricordi della sua maturità, nel 1974. Un incubo, più che un ricordo, stando alle sue parole.
“Io sono stato perseguitato anche il giorno dell’esame di maturità, nel 1974, ho fatto la maturità al Liceo Tasso, un liceo allora con grande tradizione di sinistra, io ero uno dei pochi esponenti di destra, c’era il membro esterno che mi fece una domanda chiedendomi cosa pensassi di “Ordine Nero”. Io ero un militante del MSI, movimento assolutamente legale e democratico. Fu un mascalzone quel professore, non so se è ancora vivo, spero che se sia morto nessuno se lo ricordi. Era un mascalzone e un cialtrone”.
Maturità 2016: oggi seconda prova. Ma a Gasparri non va giù il tema di italiano
Oggi è giorno di seconda prova, differenziata a seconda del tipo di istituto superiore. Ma a Gasparri le tracce della prima prova di italiano non sono andate affatto giù: “La scuola italiana e le tracce di oggi (ieri, ndr) sono tutte una schifezza paracomunista. La scuola italiana è comunistizizzata come lo era 40 anni fa”. E ancora: “quel trombone di Eco, pace all’anima sua, il tema sui confini per ammiccare alle questioni dell’immigrazione”. Chissà se il suo giudizio sarà più clemente sulle tracce odierne…