Nel Pd scoppia il caso Orfini
Nel Pd scoppia il caso Orfini
Il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia, in un’intervista a Repubblica, boccia senza attenuanti l’operato di Matteo Orfini, commissario del Pd a Roma. Madia imputa al presidente dei dem la sconfitta di Giachetti nella Capitale e ne chiede le dimissioni. “Il voto ci dice una cosa chiara: nella mia città, che non è l’ultimo borgo d’Italia, siamo stati rottamati dai cittadini. Il Pd non ha saputo ascoltarli. E ci hanno punitoSe il tappo è Orfini, allora si dimetta da commissario. Non ci possiamo più permettere ostacoli al cambiamento. In città c’è una classe dirigente giovane, agisca. Ma senza aspettare che qualche capo corrente la candidi”.
L’attacco ad Orfini prende di sorpresa la segreteria Pd che per bocca del vicesegretario Lorenzo Guerini si affretta a replicare: “Credo sia oltremodo sbagliato porre la questione in questo modo, cioè chiedendo le dimissioni del commissario”.
Caso Orfini, il presidente Pd pensa alle dimissioni da commissario
Il leader dei Giovani Turchi, preso di mira anche da Massimo D’Alema che lo ha di fatto diseredato, è pronto a replicare alle accuse domani durante la Direzione nazionale. Tra le armi a sue disposizioni l’anticipo del congresso del Pd romano, previsto per ottobre. Come scrive Repubblica “è probabile che si decida di stringere i tempi, sull’esempio di quanto stabilito dal gruppo dirigente dem di Torino. Lì il segretario Morri non si ricandiderà, e l’assise dem – fissata per l’inizio del 2017 – sarà anticipata a settembre”.