Nel Pd milanese scoppia il caso Ismail. La candidata (non eletta) al Consiglio Comunale scrive una lettera al premier Matteo Renzi nella quale annuncia le proprie dimissioni e attacca il Pd locale.
Purtroppo il segretario del PD milanese Pietro Bussolati e l’assessore Pierfrancesco Majorino hanno scelto di sostenere con forza la candidatura dell’indipendente Sumaya Abdel Qader, sociologa mussulmana ortodossa, responsabile culturale del CAIM che ora siede a pieno titolo in Consiglio Comunale.
Nonostante le perplessità espresse anche da Emanuele Fiano a fronte delle forti ambiguità di alcune dichiarazioni dell’allora candidata, il sindaco Sala ha più volte dichiarato che sarà lei l’interlocutrice per la costruzione della controversa Moschea di Milano, avversata da tutte le comunità islamiche cittadine che non si riconoscono nel CAIM.
Dunque, il PD milanese ha scelto di interloquire con la parte minoritaria ortodossa ed oscurantista dell’Islam, chiudendo il dialogo alla parte positiva e progressista che esige la separazione tra politica e religione e sostiene il ruolo della donna mussulmana in un’ottica di consapevolezza dei propri diritti e doveri di cittadina. Ancora una volta, le anime dell’Islam moderno, plurale e inclusivo non sono state ascoltate.
Ismail punta il dito anche contro il premier Renzi. “Constato con rammarico che le tue belle idee di rinnovamento politico e sociale che tanto mi avevano coinvolta, a Milano si sono tristemente schiantate. Per questo e per le scelte inopinate del PD milanese mi dimetto da tutti i ruoli e riconsegno la tessera”.
Ismail, Bussolati prova a mediare
Il segretario metropolitano Pietro Bussolati prova a mediare ma Ismail sembra essere decisa a non tornare sui suoi passi. L’opposizione cavalca l’onda e prende le parti dell’ex militante Pd. “Abbiamo intenzione di combattere su questo fronte con rigore e determinazione – afferma l’ex candidato sindaco Stefano Parisi rivolgendosi ad Ismail – Milano ha bisogno di persone come te”.
Per Sala si tratta del primo grattacapo da quando è stato eletto sindaco di Milano.