Italicum, Renzi pensa alle modifiche ma non lo dice

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Italicum, Renzi pensa alle modifiche ma non lo dice

L’Italicum non è più intoccabile. Modifiche alla legge elettorale potrebbero arrivare prestissimo. A confessarlo è lo stesso premier ai giornalisti a margine del Consiglio europeo. L’indiscrezione, riportata da La Stampa senza virgolettati, conferma quanto uscito fuori nei colloqui privati tra premier e fedelissimi all’indomani dei ballottaggi.

Un fronte trasversale anti-renziano è pronto a mettere in mora la riforma costituzionale e quindi l’Italicum per fare uno sgambetto al presidente del Consiglio che sul piatto del referendum ha messo in gioco la sua permanenza a Palazzo Chigi.

Italicum, modifiche mirate

Per questo Renzi sta pensando di modificare l’Italicum. Non tutto ma qualcosa sì. Vuole ampliare la base dei favorevoli. Per farlo però serve accontentare qualcuno. A partire dal premio alla coalizione e non più alla lista. Modifica richiesta soprattutto dalla minoranza Pd che non vuole vedere scomparire la sua stampella a sinistra e da Forza Italia che crede nella reunion del centrodestra, unico modo per arrivare al ballottaggio e allontanare il “pericolo” comune chiamato Movimento 5 Stelle.

Già, il Movimento 5 Stelle. Per mesi Grillo e compagni hanno fatto campagna contro il referendum costituzionale e contro la legge elettorale considerata peggiore addirittura del Porcellum.

Italicum, la posizione del M5S

Ieri il vicepresidente della Camera e membro del direttorio grillino, Luigi Di Maio, si è lasciato scappare per la prima volta che l’Italicum favorirebbe il Movimento. “Vogliono cambiare l’Italicum? Sarà il più grande boomerang politico della storia del nostro Paese. Cambiare una legge per danneggiare il Movimento cinque stelle? Fate pure. Noi abbiamo sempre combattuto l’Italicum, nonostante questa sia una legge che ci favorisca, devo pensare che lo pensino anche loro”.

E in effetti tutti i sondaggi pubblicati nelle ultime settimane confermano quanto detto dall’aspirante leader del Movimento. Il M5S è il secondo soggetto politico (secondo Emg il primo) subito dopo il Pd. E al ballottaggio vincerebbe contro Renzi.

Per questo ora i toni grillini sull’Italicum sono più soft mentre la campagna referendaria per il No continua per la sua strada. Dalle parti della Casaleggio Associati si comincia a ragionare in vista delle prossime politiche. Soprattutto dopo che dal Regno Unito è arrivato un aiuto indiretto grazie alla Brexit. Jan Bremmer, presidente del think tank Eurasia Group, ha infatti affermato che l’uscita dall’Ue di Londra favorirà i movimenti anti sistema.