L’idea di Renzi: istituire una no tax area ad Expo e a Bagnoli
L’abbassamento delle tasse? Non è più una priorità per il governo e Matteo Renzi. Per il premier l’imperativo da seguire ora che il Regno Unito è uscito dall’Europa, è solo uno: attrarre investimenti.
Una linea che sposa quella indicata dal ministro dell’Economia Padoan durante l’ultimo Consiglio dei ministri. L’abbassamento delle tasse non porta voti (si veda l’esito delle ultime amministrative). Bisogna quindi cambiare passo. E il capo del governo intende dare un’accelerata.
No tax area, ecco dove
Tra i corridoi di Palazzo Chigi si parla di un progetto che per ora è in fase embrionale e non del tutto confermato: ovvero creare due no tax area. Una a Milano, nella zona dove prima c’era Expo, l’altra invece a Bagnoli, area che il governo intende riqualificare.
Sulla prima c’è la conferma del neo sindaco di Milano, Giuseppe Sala. L’ex manager di Expo, in un intervento sul Corriere della Sera, ha affermato che “con il Presidente del Consiglio abbiamo già svolto un primo esame della situazione e posso dire che il progetto di fare dell’area Expo una zona franca fiscale per le imprese che vi si insedieranno sarà presto approfondito con il governo. E’ vero che in Italia la pressione fiscale resta alta, ma è vero anche che i nuovi strumenti a disposizione degli operatori potranno essere utili sul fronte che ora stiamo iniziando a considerare. Mi riferisco al Patent Box e al credito d’imposta a sostegno delle attività di ricerca e sviluppo”.
Investimenti, l’allarme dell’Ocse
Nell’ultimo outlook semestrale l’Ocse indica al governo la via da seguire: “Dopo un rallentamento a fine 2015 – scrive nel suo rapporto l’organizzazione parigina – la ripresa italiana dovrebbe consolidarsi, trainata dai consumi privati e, in minor misura, da una crescita pur modesta degli investimenti, mentre anche la produzione industriale riparte. Gli investimenti sono però ancora frenati dalle difficoltà di accesso al credito. Le iniziative del Governo per la creazione di un mercato secondario per i crediti a rischio, i non-performing loans, e il risanamento dei bilanci bancari rappresentano una pre-condizione importante perché si rafforzi l’offerta di credito e quindi l’investimento”.