Sondaggi elettorali, al ballottaggio il Movimento 5 Stelle stacca il Pd di quasi 10 punti
Brexit e amministrative fanno spiccare il volo al Movimento 5 Stelle. Secondo un sondaggio Demos pubblicato da Repubblica, il Movimento fondato da Grillo è il primo partito con il 32,3% con un balzo di ben 5 punti percentuali rispetto ad aprile. Scalzato il Pd che rimane inchiodato al 30,2% (era al 30,1% due mesi fa). Perdono terreno tutti gli altri partiti politici, dalla Lega Nord che scende all’11,8% (-1,7%) a Forza Italia (11,5% contro 12% di aprile). Crolla Fratelli d’Italia che dal 5,4% di aprile passa al 2,7% di giugno.
Sondaggi elettorali, ai ballottaggi il M5S straccia tutti
La posizione di forza del Movimento 5 Stelle la si evince esaminando i dati relativi agli eventuali ballottaggi. Il Movimento straccerebbe tutti. Anche il Pd con quasi 10 punti di distacco (erano poco più di 3 ad aprile).
Sondaggi elettorali, l’effetto amministrative
Come mai questa inversione di tendenza? Secondo Demos, le amministrative hanno influenzato, e di molto, l’orientamento politico degli italiani. Secondo il 78% degli intervistati l’unico partito ad uscire rafforzato dall’ultima tornata elettorale è il Movimento 5 Stelle. A farne le spese gli altri partiti politici Pd (il 79% degli italiani ritiene che sia uscito indebolito dalle urne) Forza Italia e Lega Nord in primis.
Sondaggi elettorali, Di Maio scalza Renzi
L’effetto amministrative si riverbera anche sul gradimento dei leader. Luigi Di Maio, considerato il futuro candidato premier del M5S, è il personaggio politico che piace di più agli italiani con il 40%. Perde il primo posto Matteo Renzi che rimane stabile al 40% a pari merito con un suo arci nemico, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che irrompe, a sorpresa, nella classifica dei personaggi politici più graditi dagli italiani.
Sondaggi elettorali, il M5S non vuole cambiare l’Italicum?
Con questi dati il M5S chiederà ancora la modifica dell’Italicum? Se si leggono le dichiarazioni rilasciate ieri da Grillo sembrerebbe proprio di no. “Modifica della legge elettorale, posticipazione del referendum: Renzi ora vuole cambiare le carte in tavola perché ha paura di perdere. Un baro da due soldi e con la coda tra le gambe. Non è possibile cambiare la legge elettorale per cercare di evitare l’inevitabile. Non si può fermare il vento con le mani quando il M5s sarà al governo la legge elettorale sarà ancorata alla Costituzione per evitare che i partiti possano cambiarla quando fa comodo a loro”.
Sondaggi elettorali, nota metodologica
Il sondaggio è stato realizzato da Demos & Pi per La Repubblica. La rilevazione è stata condotta nei giorni 27-29 giugno 2016 da Demetra (metodo mixed-mode CATI-CAMI). Il campione nazionale intervistato (N=1.012, rifiuti/sostituzioni 11.866) è rappresentativo per i caratteri socio-demografici e la distribuzione territoriale della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni (margine di errore 3.1%).