Elezioni presidenziali Austria: i sondaggi elettorali prevedono un nuovo testa a testa
La ripetizione delle elezioni presidenziali in Austria potrebbe riproporre ancora una volta uno scenario estremamente equilibrato. Un sondaggio condotto da Gallup sulle intenzioni di voto degli austriaci spiega infatti che – nonostante la necessità di tornare alle urne, dopo le irregolarità riscontrate dalla giustizia austriaca – il duello tra Alexander Van der Bellen (Verdi) e Norbert Hofer (FPÖ) potrebbe decidersi nuovamente sul filo di lana.
Secondo Gallup, Van der Bellen potrebbe nuovamente precedere il candidato della FPÖ, staccandolo di poco più di un punto: 50.6% contro 49.4%. Nello specifico, il candidato verde – già vincitore di misura nella tornata elettorale annullata pochi giorni fa – avrebbe la meglio tra donne, anziani e giovani, ottenendo un ottimo risultato nelle città (in particolare a Vienna), a differenza di Hofer, i cui punti di forza sono tra gli uomini e in aree come Stiria, Carinzia, Bassa Austria e Burgenland.
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— Electograph (@Electograph) 3 luglio 2016
Elezioni presidenziali Austria: un nuovo testa a testa nei sondaggi elettorali
Nel 1° turno, tenutosi il 24 aprile scorso, Hofer ha ottenuto il 35.1% dei voti, staccando di quasi 14 punti Van der Bellen. Un risultato che ha rappresentato una vera e propria disfatta per i socialdemocratici – il cui candidato, Rudolf Hunsdtofer, si è fermato all’11%, restando fuori dal ballottaggio – con le conseguenti dimissioni del cancelliere Werner Faymann.
Al secondo turno del 22 maggio lo scenario si è ribaltato, con la vittoria sul filo di lana del candidato verde, che ha preceduto di appena 6 decimi – pari a poco più di 30 mila voti di scarto, grazie al successo di misura di Van der Bellen in Tirolo ed Alta Austria ed alla più ampia affermazione nelle regioni di Vienna e del Vorarlberg – Hofer, scongiurando quella che da molti era temuta come la possibile svolta xenofoba dell’Austria.
Il gap ridotto ha però spinto l’8 giugno la FPÖ a presentare un ricorso alla Corte Costituzionale, la quale – in data 1° luglio – ha accertato la presenza di irregolarità elettorali, stoppando l’investitura di Van der Bellen (prevista per il 9 luglio) e sancendo la necessità di ripetere il turno di ballottaggio, la cui nuova data è prevista per il prossimo 2 ottobre.