Potere d’acquisto, quante ore di lavoro ci vogliono per comprare un Big Mac? La mappa
Quanto il mondo sia un posto diseguale lo abbiamo già visto, e lo sappiamo.
Anche nel mezzo della crisi più dura dal Dopoguerra, con il PIL che crollava, la Grecia che perdeva il 25% del proprio PIL il divario con le zone più povere del mondo è rimasto invariato, e del resto invariato è rimasto l’afflusso di immigrati dalle zone più depresse nell’Europa in crisi.
A capire quanto questo divario sia grande giunge la mappa di International Business Time ripresa da Vividmaps, che mostra quanto tempo di lavoro ci voglia per poter guadagnare i soldi necessari ad acquistare un Big Mac, informalmente considerato da tempo un indice affidabile del potere d’acquisto dei vari Paesi visto che è prodotto in modo standardizzato sempre con gli stessi ingredienti.
Potere d’acquisto minimo in Afghanistan, meglio di tutti l’Australia, dove bastano 18 minuti
E allora vediamo che il Paese in cui ci vuole più tempo, quasi 6 ore di lavoro, per l’acquisto del Big Mac è l’Afghanistan, dove costa 3,5 dollari ma il salario minimo è di solo 0,57 dollari all’ora.
Tutto l’opposto rispetto all’Australia, dove bastano 18 minuti, ancora meno che in Francia, 22 minuti, o Regno Unito, 23, Nuova Zelanda, 24, e poi Canada, Hong Kong, mezzora.
Paradossalmente in USA ci vuole un po’ di più 35 minuti, più che in Giappone, ma meno che in Spagna e Polonia.
Vengon poi quei Paesi in cui è necessario misurare il tempo in ore, come in Russia, 2 ore e 36 minuti, o Cina, tre ore.
In India sono necessarie 5 ore e 47 minuti, quasi come in Afghanistan.
Ovviamente si parla di salario minimo. Il numero di lavoratori che dipende da questo salario varia da Paese a Paese. In Occidente la gran parte guadagna di più del minimo, e quindi i minuti potrebbero essere anche pochissimi, in molti Paesi in via di sviluppo invece il lavoro informale pagato pochissimo è molto frequente, e le ore necessarie aumentano, e non di poco.