D-Day, Napolitano “Venerdì giornata memorabile”
Giorgio Napolitano: “Nei rapidi colloqui con la Cancelliera tedesca e con il Presidente americano ho colto echi di simpatia per il nostro nuovo giovane Presidente del Consiglio che entrambi avevano incontrato alla vigilia. E ho colto sempre un’attenzione rispettosa per il ruolo dell’Italia in Europa”. Il Capo dello Stato pone l’accento sulle attese nei confronti delle immediate prospettive italiane e sottolinea che il presidente Usa Barack Obama e la cancelliera Angela Merkel coltivano una motivata “fiducia” verso l’Italia e considerano una “svolta positiva” quella registrata negli ultimi mesi a Roma.
Il capo dello Stato rivela il commento di Obama e Merkel sul risultato delle Europee in Italia: “unpredictable” (imprevedibile). E, riflettendo sul nuovo clima che si sta diffondendo in Italia, lo stesso presidente afferma di essersi dichiarato con il presidente americano e la cancelliera “contento del fatto che a Roma si stia mettendo in campo una nuova generazione di uomini di governo”.
Napolitano spiega le ragioni per cui l’invito alla commemorazione sia stato esteso anche all’Italia: “erano rappresentati in quello storico luogo tutti i Paesi che hanno contribuito alla lotta e alla vittoria contro le forze del nazi-fascismo ma insieme tutte le nazioni che hanno sofferto le odiose vicende dell’aggressione e dell’occupazione tedesca in Europa. L’Italia stavolta non poteva mancare: di qui l’invito rivoltomi dal Presidente francese Hollande. E rivoltomi anche con parole di specifico riferimento al mio personale legame con la tradizione dell’antifascismo italiano”.
Napolitano sottolinea come la Resistenza italiana sia stata citata “nel discorso del Presidente Hollande e nelle immagini che venivano contemporaneamente proiettate nel corso della cerimonia sulla spiaggia”. “D’altronde – scrive il capo dello Stato – due giorni prima dello sbarco in Normandia le Forze Alleate avevano liberato Roma, con il prezioso concorso della Resistenza che aveva operato nella Capitale pagando duramente il suo coraggio con l’orribile massacro delle Fosse Ardeatine.
Inoltre, la peculiarità storica della posizione dell’Italia nel 1944 stava nell’essersi formato nel nostro Paese, cioè nell’Italia già liberata, un nuovo governo legittimo, che rompendo col fascismo, dopo aver firmato l’armistizio con le Forze Alleate, aveva dichiarato guerra alla Germania e aveva schierato l’Italia a fianco degli Alleati come Paese cobelligerante. Quel governo aveva al tempo stesso promosso la rinascita dell’Esercito italiano». E sottolinea: “mi sono perciò sentito pienamente a mio agio venerdì sulla spiaggia di Normandia, in un clima di incancellabile solidarietà che ci univa tutti, rappresentanti di diciannove paesi”.