Expo, parla il ministro Maurizio Martina. E sull’impossibilità di togliere appalti assegnati alle aziende che pagano le tangenti risponde “anche io mi chiedo come questo sia possibile”. Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina precisa: “devo dire che gli aspetti tecnico – giuridici sono davvero complessi e delicati. Stiamo approfondendo questi aspetti non banali”.
Quanto al Pd, dice Martina, “Renzi ha ragione, di fronte al gran problema della corruzione e dell’illegalità non esiste che il Pd si chiami fuori senza riflettere su come ciascuno debba fare la propria parte”. Ed esclude una divisione tra vecchia e nuova guardia: “questi richiami – continua il ministro – valgono per tutti, nel Partito. Come Pd dovremmo semmai parlare chiaramente, e dire che un paese come l’Italia di fronte a un’occasione come quella di Expo 2015” “deve rilanciare la sfida. Un grande Paese non rinuncia: combatte” “risolve i problemi aperti e raggiunge l’obiettivo”.
E su Francesco Boccia, che ha chiesto a Martina di precisare le sue responsabilità politiche per le difficoltà Expo, commenta: “dico solo che sono molto orgoglioso del lavoro fatto con Letta, quando coordinavo il tavolo dei progetti di governo per Expo, che ora si concretizzano”. “La gestione operativa del sito espositivo è in capo al Commissario Unico e alla Società Expo. I controlli agli organi preposti”. “Siamo arrivati in ritardo, dice? Vorrei ricordare al mio amico Boccia che cosa abbiamo trovato, o meglio, che cosa non abbiamo trovato”.
“Negli anni passati le polemiche tra il governo Berlusconi/ Tremonti, la Regione di Formigoni, il Comune di Letizia Moratti hanno scatenato una serie di beghe pressochè su tutto, a partire dagli incarichi. È solo con il governo Letta che si arriva finalmente a fare sistema e alla nomina del Commissario Unico”.