Matteo Renzi, ospite ieri di Beppe Severgnini nella Sala Buzzati del Corriere della Sera, ha assicurato che una delle priorità del governo in questo momento sarà ricercare un accordo con l’Europa sulle banche “compatibile con le regole esistenti”.
Sempre sul capitolo banche, il premier ha riservato una frecciatina velenosa alla Germania alle prese con il caso Deutsche Bank: “Sono più preoccupato dei derivati delle banche straniere che dei prestiti non performanti degli istituti italiani. Il nostro obiettivo è che i risparmiatori e i correntisti siano al sicuro”. Per quanto riguarda il referendum costituzionale “non ci sarà alcun spacchettamento” ha assicurato Renzi.
Renzi, stoccata a D’Alema
In mattinata, intervistato da Rtl 102.5, il premier ha aggiunto che entro la fine del 2016 l’agenzia Equitalia verrà chiusa: “”Entro l’anno arriverà il decreto che cambierà il modo di pagare il fisco ed entro l’anno bye bye Equitalia”.
Il presidente del Consiglio non ha poi resistito a punzecchiare Massimo D’Alema. “Talvolta mi accusano di non essere di sinistra. C’è stato qualche governo di sinistra che ha privatizzato la Telecom facendo un regalo ai capitani coraggiosi con operazioni molto discutibili 20 anni fa. Ogni riferimento al governo di Massimo D’Alema è puramente casuale… Poi c’è chi, invece, fa la banda larga, una grandissima opera pubblica”
Parole a cui ha replicato seccamente l’ex premier: “Renzi potrebbe parlarci delle fughe di notizie sulla banca Etruria e dell’insider trading, questo è un argomento che forse conosce bene”, accusa D’Alema e aggiunge: “Telecom era una società privata, non c’entrava nulla Palazzo Chigi. Noi, e quando dico noi parlo del governo, decidemmo solo di non intervenire in un’operazione di mercato”.