Scontro treni in Puglia, Delrio sotto accusa: ecco perchè
Scontro treni in Puglia, Delrio sotto accusa: ecco perchè
Non è stato il binario unico a causare la tragedia di Andria. Lo ha detto ieri il ministro delle Infrastrutture Delrio, durante informativa alla Camera sullo scontro tra treni in Puglia. “Le tecnologie oggi disponibili sono molteplici, in quei luoghi il sistema del binario unico è in uso da oltre 60 anni e la frequenza dei convogli è inalterata da 10 anni, e non ci sono mai stati problemi nella applicazione del sistema”. La causa è da ricerca nel sistema di sicurezza regolato con il meccanismo del consenso telefonico. Una tecnologia ormai desueta. Per questo ci saranno investimenti. Da subito. “Il contratto di programma 2015 – ha spiegato Delrio – stanzia 9 miliardi dei quali 4,5 in tecnologie per la sicurezza che sono in parte destinate proprio alle reti a carattere regionale. E nel contratto di programma 2016 ora all’esame del Cipe ci sono ulteriori risorse sull’adeguamento tecnologico delle linee regionali. Con De Vincenti abbiamo concordato ulteriori 1,8 miliardi in più per le reti regionali, cioè non quelle di competenza nazionale ma di competenza delle Regioni”.
Scontro treni, il j’accuse del Corriere
L’intervento del ministro, criticato duramente dai banchi del M5S, non basta però a placare le polemiche. Il Corriere della Sera in un editoriale afferma che nel discorso di Delrio “ci sono delle cose che non tornano”.
“Ma come si fa a dire che il problema non è il binario unico ma la tecnologia e subito dopo sottolineare che i lavori per il raddoppio del binario nel tratto interessato dalla tragedia partiranno presto? Se il problema non è il binario unico, e sarà sicuramente così, allora i soldi invece di spenderli per il secondo binario usiamoli per dotare la linea di moderni sistemi di sicurezza. E poi: se la Ferrotramviaria «è una delle società migliori del panorama italiano in termini di efficienza ed efficacia del servizio offerto, di livello professionale degli addetti e di interventi di ammodernamento e miglioramento eseguiti» come possiamo stare tranquilli se prendiamo un treno locale di una delle tante ferrovie in concessione, che a questo punto sono peggiori della Ferrotramviaria? Infine: come si può tollerare che ci sia un sistema di sicurezza di serie A e uno di serie B, con l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie che ha competenza sulle rete pubblica ma non su quelle private locali? Se il governo vuole dare una risposta chiara alla tragedia di Andria, deve fare una cosa semplice: convocare d’urgenza il Consiglio dei ministri e approvare un decreto legge che disponga l’immediato allargamento delle competenze dell’Agenzia a tutta la rete ferroviaria, con tutto ciò che ne consegue, visto che il decreto legislativo del 2015 che andava in questa direzione ancora non è operativo”.