Ieri l’assemblea dei soci di Autostrada Pedemontana Lombarda spa ha nominato il nuovo Cda con un presidente d’eccezione: Antonio Di Pietro. L’ex pm di Mani Pulite è stato indicato, a sorpresa, da Roberto Maroni.
“Sono lieto – ha detto il governatore della Lombardia – della nomina di Antonio Di Pietro a presidente della società Pedemontana. Da ministro aveva dato grande impulso alle infrastrutture in Lombardia e sono certo che ora saprà dare un contributo importante al completamento delle opere in cantiere, in primis della Pedemontana”.
La nomina dell’ex magistrato ha però diviso il centrodestra. Salvini si è trincerato dietro ad un “no comment” mentre Forza Italia, per bocca del coordinatore cittadino Fabio Altitonante, ha espresso tutto il suo disappunto. “Una nomina fantasiosa, fuori dal tempo e soprattutto fuori luogo”.
Pesano infatti come un macigno le dichiarazioni fatte in passato da Di Pietro nei confronti di Berlusconi bollato come “uno spregiudicato illusionista, anzi un pregiudicato illusionista”.
Secondo il segretario regionale Pd, Alessandro Alfieri, la nomina dell’ex pm non è altro che “l’ennesimo caso che va a rafforzare le fibrillazioni nel centrodestra”.
Di Pietro, i motivi dietro la nomina
Ma perchè Maroni ha deciso di puntare su Di Pietro? Il governatore, come anticipato prima, ha scelto l’ex pm per il suo impegno a favore delle grandi opere infrastrutturali del Nord Italia durante la sua esperienza di ex ministro delle Infrastrutture sotto il governo Prodi. Ma non solo. Dietro ci sarebbe anche una stima politica reciproca. Di Pietro, infatti, prima delle ultime amministrative aveva annunciato il suo sostegno a Stefano Parisi, ex candidato di centrodestra a sindaco di Milano.