Sondaggi politici: Islam e paure dopo l’attentato di Nizza, secondo IPR
Sondaggi politici: Islam e paure dopo l’attentato di Nizza, secondo IPR
La maggioranza degli italiani non confida nella capacità di integrazione dei musulmani ed ha paura del futuro e di attentati nel proprio Paese. E’ un quadro desolante e pieno di preoccupazioni quello che emerge da un sondaggio condotto da IPR Marketing per il quotidiano Il Resto del Carlino che ha tastato l’umore degli italiani a seguito del tragico attentato del 14 luglio a Nizza, che ha portato alla morte di oltre 80 persone e che ha rappresentato un’ulteriore stilettata al cuore dell’Europa occidentale da parte delle concezioni dell’Islam più radicale portate avanti dall’ISIS.
Secondo i dati di IPR, il 71% degli italiani teme attentati sul suolo della penisola. Inoltre, 2 concittadini su 3 sono globalmente preoccupati del futuro, un valore che cresce ancor di più tra i giovani. Nello specifico, il 41% del campione vede all’orizzonte un vero e proprio conflitto di civiltà, mentre solo 1/3 pensa che si tratti di attentati del tutto sporadici.
Sondaggi politici: Nizza, l’Islam ed il futuro
Il pessimismo degli italiani emerge anche dal giudizio nei confronti delle capacità di integrazione dei musulmani. Per il 54% del campione gli islamici non sono in grado di integrarsi, mentre appena 3 italiani su 10 credono che un’integrazione sia possibile.
L’angoscia dei nostri concittadini è evidente anche analizzando altre aspetti. Per esempio, quasi 2 italiani su 3 ritengono di voler cambiare le proprie abitudini, credendo evidentemente che un abbandono della routine li possa mettere maggiormente al riparo da attentati. Cambia anche la programmazione delle vacanze, con il 68% degli italiani che ha rinunciato a viaggi all’estero.