Sondaggi PD: per Ixè il vantaggio sul M5S sale ancora

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Sondaggi PD: per Ixè il vantaggio sul M5S sale ancora

Dopo aver ristabilito le gerarchie, il PD incrementa il proprio vantaggio. Questo lo scenario dipinto dall’ultimo sondaggio condotto da Ixè per Agorà – trasmissione televisiva in onda sulle reti Rai – basato sulle intenzioni di voto degli italiani in caso di ipotetiche elezioni politiche.

Ma se la settimana scorsa il controsorpasso del PD era stato caratterizzato soprattutto dalla picchiata del M5S – che aveva perso quasi 2 punti, rendendo indolore il calo dem di 3 decimi – nella nuova rilevazione il partito del premier Matteo Renzi incrementa il proprio vantaggio sia aumentando il proprio consenso di mezzo punto sia approfittando sia di un nuovo leggero calo del M5S (-0.2%).

A subire un leggero calo è anche l’area di centrodestra, che complessivamente raccoglie all’incirca i consensi dei grillini. Nello specifico, Forza Italia, Fratelli d’Italia e UDC perdono 2 decimi, mentre la Lega Nord è l’unica formazione dell’area a far registrare un trend positivo (+0.3%). Cala piuttosto drasticamente l’affluenza, in discesa di oltre un punto rispetto all’ultima rilevazione.

Sondaggi PD: al ballottaggio M5S resta senza rivali

 

Nonostante il momento di difficoltà, il M5S continua ad avere una marcia in più al ballottaggio. In caso di 2° turno contro il PD, i grillini vincerebbero con ben 8 punti di distacco, che diventano addirittura il doppio in caso di ballottaggio contro un listone di centrodestra.

Vittoria per il PD invece in caso di duello contro il centrodestra, che accuserebbe un gap di 6 punti. Da notare come questo sarebbe il duello con il più alto tasso di astenuto e/o indecisi – 29%, ovviamente in buona parte riconducibile ad un elettorato grillino spaesato in caso di esclusione del M5S dal ballottaggio – mentre il dato più basso (20%) si avrebbe in caso di 2° turno tra M5S e centrodestra, con l’elettorato dem dunque più propenso a recarsi alle urne nonostante l’ipotesi di esclusione dal ballottaggio del proprio partito.

Per quanto riguarda invece le istituzioni e i leader, cresce di un punto la fiducia nei confronti del governo – +3% in un mese – nonché nel premier Matteo Renzi e nel Capo dello Stato Sergio Mattarella. In leggera crescita anche il consenso della leader FDI Giorgia Meloni, mentre si rileva un piccolo calo per Beppe Grillo. Stabili tutti gli altri.