Sondaggi politici: per SWG gli italiani non vogliono più il capitalismo
Sondaggi politici: per SWG gli italiani non vogliono più il capitalismo
Gli italiani vorrebbero andare oltre il capitalismo. Questo è quanto emerge dall’ultimo sondaggio condotto da SWG, che ha chiesto ad un campione di 1000 concittadini maggiorenni un parere sul sistema economico attuale e sulle possibili strategie future.
Secondo i dati dello studio, quasi un italiano su 3 si ritiene anticapitalista, mentre appena 1 su 4 approva l’attuale sistema economico. Rilevante è però la percentuale degli indecisi, pari al 43% degli intervistati.
Quasi la maggioranza degli italiani ritiene il capitalismo in crisi profonda. Il 27% di loro pensa addirittura che l’attuale degenerazione possa sfociare in una Terza Guerra Mondiale. Discreto è però anche il numero di ottimisti: il 38% del campione pensa che si tratti solamente di una crisi passeggera.
Sondaggi politici: capitalismo addio
Analizzando l’attuale sistema, 3 intervistati su 10 individuano il problema maggiore nell’eccesso di concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi, mentre 1 su 5 pone l’accento sul ruolo delle multinazionali. Sul tavolo d’accusa – sebbene in tono minore – anche gli Stati: il 9% degli intervistati considera il loro scarso potere come la causa della crisi attuale.
Quale dovrebbe essere il nuovo tipo di economia da adottare? Sebbene il 35% degli italiani creda ancora nel libero mercato, è alta la percentuale di coloro che puntano ad un’economia collaborativa, mentre meno di un italiano su 10 ricorrerebbe all’intervento pubblico.
Nello specifico, l’ideale – per il 36% del campione – sarebbe un modello economico post capitalista, basato su maggiore condivisione, armonia e solidarietà. Meno di un italiano su 4 crede invece che la risposta sia in un cambio di veste dell’attuale modello, passando o verso un suo ulteriore sviluppo o attraverso un maggior controllo dello Stato.
Ma cosa va cambiato, nell’immediato, dell’attuale sistema? Particolare attenzione viene posta nei confronti dei grandi colossi finanziari e bancari internazionali, oltre che nelle multinazionali. Il tutto nell’ottica di portare ad una maggior redistribuzione dei redditi.
Per agevolare il cambiamento, servirebbe principalmente una nuova politica, in grado di dare più poteri ai cittadini, contestualmente ad un nuovo sistema di regole sui mercati in grado di arginarne la bramosia di profitti.
(Nota informativa – Dati Archivio SWG, periodo di esecuzione: 29-30 giugno 2016. Campione rappresentativo di 1000 soggetti italiani maggiorenni, con metodo di rilevazione CAWI)