Nessuna parentopoli M5S. Ad assicurarlo è la senatrice Paola Taverna investita dalle polemiche per l’ingresso nel mini-direttorio del M5S romano del suo compagno, il deputato Vignaroli.
“Ho 47 anni e un bimbo piccolo, non mi piace parlare della mia vita privata. Stefano è vicepresidente della commissione parlamentare sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti, ha combattuto per anni contro Cerroni (storico patron di Malagrotta, ndr). È vergognoso svilire una persona che ha dato tanto al Movimento: una frequentazione o un legame non possono cancellare i meriti di una persona. Alla mia età so bene che i rapporti iniziano e finiscono”.
Parentopoli M5S, Taverna difende il suo compagno
Secondo Taverna ” Stefano ha le competenze di cui Virginia ha bisogno. Ha tutte le capacità per dare una mano all’assessora all’Ambiente Paola Muraro”.
La senatrice non ci sta a sentir parlare di favoritismi e di parentopoli M5S. “Ombre sul M5S perché nei posti chiave ci sono amici, parenti o fidanzati? Le ombre si creano se amici o parenti ottengono i ruoli in quanto tali. Non se vanno avanti per la loro competenza. Stefano Vignaroli si sta battendo a Roma sul tema dei rifiuti da dieci anni. Quando l’ho conosciuto stava con la tenda fuori dalla discarica di Malagrotta”.
Delle polemiche, chiosa Taverna, “non me ne frega niente. Io lavoro, testa bassa e pedalare. So bene con quali sentimenti e con quale limpidezza mi pongo nei confronti di chi ci ha votato”.