“Una volta si sarebbe detto che è necessario un congresso. Ma se anche non vogliamo chiamarlo congresso, facciamoci sopra una Leopolda. Mi permetto di suggerire a Renzi di cogliere l’attimo”. Lo afferma il neopresidente del Piemonte Sergio Chiamparino in un’intervista a Repubblica. “Oggi Renzi è nelle condizioni di cacciare i mercanti dal tempio. Ha ottenuto un ampio consenso elettorale che lo rafforza anche all’ interno del partito; sarebbe utile – continua l’ ex sindaco di Torino – che utilizzasse quel consenso per fare pulizia. Anche per difendere le decine di migliaia di politici e amministratori che a quelle pratiche si sono rifiutati di prestarsi”. E sottolinea: “bisogna mettere fuori chi sbaglia: per distinguerlo chiaramente da chi ogni giorno si comporta correttamente”.
Quanto alle accuse ad esponenti Pd di presunti finanziamenti illeciti per le campagne elettorali, “penso che il moltiplicarsi delle correnti interne al partito sia uno degli elementi che favoriscono certe pratiche. Il partito” spiega Chiamparino “non paga le campagne delle singole correnti e qualcuno si arrangia in altro modo. E poi le correnti di oggi non corrispondono più al reale dibattito interno al Pd. Sono cristallizzate a rappresentare una realtà che nel frattempo è cambiata. Un discorso simile vale per le primarie: se ripetute all’ eccesso – sostiene Chiamparino – rischiano di trasformarsi in una sorta di voto continuo che consolida le filiere e le logiche di corrente”. E suggerisce di non abolire le correnti, ma “fare in modo che siano un’ occasione per discutere di contenuti e non di poltrone”.