Stipendi Rai, la difesa di Dall’Orto e Maggioni
Stipendi Rai, la difesa di Dall’Orto e Maggioni
Verrà presentato oggi il piano per la trasparenza e la comunicazione aziendale, previsto dalla legge sulla riforma della tv di Stato. Il cda renderà noti anche gli stipendi dei dipendenti di Viale Mazzini che guadagnano oltre 200.000 euro l’anno e dei consulenti che percepiscono più di 80.000 euro l’anno. Non saranno invece resi noti i compensi per le star. A spiegare perché è l’ad Dall’Orto: “Il compenso degli artisti è un tema sensibile, perché noi gli artisti li paghiamo meno dei nostri concorrenti”.
Stipendi Rai in linea col mercato
Ieri, in una conferenza stampa a Viale Mazzini, l’amministratore delegato della Rai e Monica Maggioni hanno difeso i super stipendi dei dirigenti. “Il famoso tetto dei 240 mila euro non esiste – ha affermato Dall’Orto – è superato da tempo, altrimenti lo rispetteremmo. Le remunerazioni delle posizioni apicali sono il 15% sotto quelle di mercato”. “Neppure i supereroi possono cambiare la Rai nel corso di una notte. Dimezzare lo stipendio ai direttori solo perché siamo servizio pubblico non può garantire la qualità” ha poi aggiunto Maggioni.
Stipendi Rai, Orfini: “Bisogna intervenire”
Sugli stipendi Rai, che alcuni media hanno già anticipato, si è abbattuto il coro indignato della politica. In un’intervista a Repubblica, il presidente del Pd, Matteo Orfini, ha invitato i dirigenti Rai a fare di più. “Io sono felicissimo che sia tutto online Ma ora i vertici devono fare qualcosa in più. Intervenire, trovare una soluzione per superare questa palese vergogna”. “Nelle aziende normali un quadro intermedio non guadagna quelle cifre e ha diritto alle tutele del contratto. Ma i manager hanno uno stipendio più alto, come quelli che abbiamo letto, proprio perché si assumono il rischio di essere buttati fuori liberamente. Non hai mercato? Non vali niente? Non è colpa mia. Vai fuori e basta. E Campo Dall’Orto, ha il dovere di spiegarci come risolvere la questione un tavolo con l’Adrai e con l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti. Ora che le cifre sono pubbliche, li metta con le spalle al muro”.
Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza della Rai e deputato dei Cinque Stelle, in un’intervista al Fatto quotidiano difende a spada tratta l’operato dell’organismo parlamentare: ”La Vigilanza ha fatto tutto quello che poteva e doveva”. “Nei prossimi giorni – dice Fico – convocherò in Vigilanza il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, proprio sul piano trasparenza”, ma “sarebbe ingeneroso – aggiunge – caricare tutto sulle spalle dell’attuale direttore generale. Stanno venendo a galla trent’anni di malagestione, all’insegna della spartizione tra lottizzati”. Ora però “questi problemi deve risolverli lui, è indubbio”.
Carmen Lasorella, il cui stipendio è stato reso noto da alcuni quotidiani, si difende su Repubblica: “Da quando nel 2014 l’azienda ha chiuso la società Rainet che presiedevo non ho nessun incarico. E io, dopo tanti anni di carriera, sono ancora alla ricerca di un lavoro. Per una come me lavorare è vita”.