M5S, Grillo vorrebbe cedere il simbolo al direttorio

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Novità in M5s. Il movimento di Beppe Grillo accelera sulle nuove regole e annuncia il voto on line per aggiornare il “Non Statuto e Regolamento”. La consultazione era stata annunciata già per oggi, salvo poi essere rimandata all’inizio della prossima settimana, per “poter procedere a soddisfare le ultime richieste di certificazione pervenute e permettere la massima partecipazione degli iscritti”. Le votazioni si chiuderanno il prossimo 25 settembre – giorno conclusivo della kermesse Italia 5 Stelle a Palermo – o anticipatamente nel caso venga raggiunta la partecipazione del 75% degli iscritti.

Una svolta importante, che arriva pochi giorni dopo dall’ ordinanza del Tribunale di Napoli che ha costretto il M5s a riammettere gli attivisti espulsi. E si fa strada anche la possibilità della creazione di una sorta di ‘comitato di disciplina’, con l’obiettivo di certificare le violazioni alle regole del movimento.

Una votazione che non mancherà di scatenare un dibattito, all’eterno e fuori dal blog. Sulla regolamentazione delle espulsioni è già intervenuto l’avvocato Lorenzo Borré, il legale che sta seguendo i ricorsi degli espulsi. All’Adnkronos Berrè ha dichiarato: “non è questo che prevede il codice civile all’ articolo 21” – e ha aggiunto: “dal mio punto di vista il momento assembleare, con i membri presenti in carne e ossa per dare il loro parere, è insostituibile: la Rete non può rimpiazzarlo”. A intervenire nel dibattito è anche un dissidente ‘illustre’, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, attualmente sospeso dal M5s: “ma sarà un pacchetto completo o si potrà votare punto per punto, fare proposte o modifiche, o sarà prendere o lasciare?” – domanda.

 

M5S, il direttorio potrebbe prendere il posto di Casaleggio

Al di là delle modifiche allo statuto, che porteranno ad una rivoluzione in casa M5s, la vera ‘svolta’ potrebbe essere il passo indietro del fondatore. Beppe Grillo infatti sarebbe pronto a cedere il simbolo al direttorio. Pochi giorni fa infatti il direttorio è volato a Genova per incontrare il fondatore e proprietario del simbolo. Un incontro che potrebbe preannunciare delle modifiche strutturali già studiate da tempo, oggetto anche degli ultimi incontri nella scorsa primavera con Gianroberto Casaleggio. Fino allo scorso anno l’ associazione sui cui si sono appoggiati i grillini per correre alle Politiche prevedeva quattro soci: Grillo, Casaleggio, Enrico Nadasi (commercialista di Grillo) ed Enrico Grillo, nipote del garante. La morte di Casaleggio ha lasciato un posto libero e ora il direttorio, si appresta a entrare a far parte formalmente dei soci. Con l’ingresso nell’ associazione, i parlamentari diverrebbero anche comproprietari del simbolo. Proprio ieri il nuovo simbolo del M5S, che non comprende più il nome di Beppe Grillo, ha terminato l’iter di registrazione all’ ufficio marchi europeo e ora l’associazione potrà gestirlo fino al 2025.

Si fa sempre più concreta la possibilità di un vero passo indietro di Beppe Grillo dal M5s. Ad accelerare questa transizione sarebbe stata proprio l’ordinanza del Tribunale di Napoli che ha di fatto aperto a nuovi ricorsi contro le espulsioni, e alle possibili richieste di risarcimento: aspetti legali che hanno accelerato la volontà di rivedere tutta organizzazione: una svolta che metterebbe al riparo da grane legali anche lo stesso Grillo.