Ballarò minuto per minuto 13/03/2012 [diretta]

ballarò

Amici della grande politica, benvenuti ad una nuova puntata di “Tutto Ballarò minuto per minuto”!

Puntata molto importante quella condotta da stasera, come ogni martedì su Rai3, da Giovanni Floris. Ballarò infatti ospiterà una personalità internazionale di primo piano: il ministro del lavoro tedesco Ursula von der Leyen. Non sappiamo ancora se sarà in studio o in collegamento, ma di certo dovrà difendere un esecutivo, quella di Angela Merkel, accusato molto spesso di badare sempre e solo all’austerità.

[ad]Il governo sarà rappresentato da Corrado Clini. Per quanto riguarda invece gli ospiti “nazionali” spicca la presenza dell’ex ministro dello sviluppo economico Paolo Romani, del PdL. Mentre l’opposizione è rappresentata dalla Lega Nord con Flavio Tosi, in polemica in questi giorni con via Bellerio che non gradirebbe una corsa della sua lista civica alle comunali veronesi di primavera.

Chiudono il quadro il presidente dell’Istituto Bruno Trentino Guglielmo Epifani, Camilla Fabbri del Cna, il presidente dell’associazione “Comunità Nuova” don Gino Rigoldi e il responsabile per l’Italia della banca d’investimento Citigroup Leonardo Arduini.

Prevista anche un’intervista al candidato presidenziale dei socialisti francesi François Hollande.

Immancabile la presenza del presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli e della copertina satirica di Maurizio Crozza.

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21.05 Inizia la puntata! Giovanni Floris, scattante come non mai, incomincia con i suoi soliti cartelli legati alle dichiarazioni di oggi del garante della privacy e del presidente della Corte dei Conti. Pizzetti, il garante, addirittura parla di “mariuoli”, e la memoria ritorna a Mario Chiesa. Pagnoncelli è subito coinvolto nel programma. Poi si cita il referendum svizzero sulle ferie allungate, clamorosamente (sic) bocciate.

21.11 Floris presenta gli ospiti e ironizza con Flavio Tosi  “c’è scritto Lega Nord. Lo cancello?”. Che simpaticone. Pubblicità. Poi, Crozza.

21.17 Parte la copertina satirica di Maurizio Crozza: curioso il fatto che per parlare del clima del governo Monti abbia deciso di mandare il titolare del dicastero dell’ambiente a Ballarò. Poi prende di mira Epifani. Se la  Cgil dice si arrivano una “fraccata di miliardi”. Come Briatore con la Gregoraci. “Tosi, se fosse per Bossi lei sarebbe già in Tanzania”.

21.21 Segue una riflessione di Crozza sui partito. Emerge la figura del tesoriere, della serie “chi trova un partito trova un tesoriere”. Lusi può star tranquillo, la sinistra crolla lo stesso anche senza le sue confessioni. Il popolo non vuole che i deputati abbiano i mutui agevolati. Poi incomincia a parlare del consiglio comunale di Genova. Fantastica l’imitazione del consigliere Praticò. Oggi Crozza particolarmente brillante.

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21.26 Parte poi un servizio sull’Imu e sulla seconda casa. I comuni non possono praticamente fare i bilanci tra sei per mille, e nove per mille vari. Il tutto nel comune di Bagnaria in provincia di Pavia. Un comune che non può mantenersi considerando l’elevato carico fiscale che viene destinato dagli enti locali allo stato centrale. La famosa tesoreria unica.

[ad]21.31 Leonardo Arduini è interrogato da Floris con domande di carattere economicistico, cosa che stona rispetto al servizio precedente. Si parla infatti di tassi d’interesse, di spread e del differenziale coi titoli tedeschi. Insomma, si parla dell’incontro di oggi tra Monti e Angela Merkel. Tocca poi a Flavio Tosi parlare di conti dei comuni, e cita il caso del suo comune, quello di Verona: l’aumento della tassazione sugli immobili è sopra i duecento euro a cranio. Compresi bambini e anziani. Povera Giulietta…

21.35 Il sindaco si impappina sulla parola “patrimonializzazione”. Poi parla di spesa pubblica, dove il governo Monti dovrebbe incidere di più a scapito delle entrate. Si spende troppo rispetto a ciò che si guadagna. Camilla Fabbri si differenzia da Arduini e ci tiene a concentrarsi sui temi dell’economia reale. C’è un distacco rispetto alla vita di tutti i giorni. Poi il conduttore mostra in varie città a quanto equivale l’Imu.

21.40 Paolo Romani segnala che si sta parlando di una crisi importata. Infatti i fondamentali sono solidi e lo dimostrano il deficit e la manifattura italiana. Elenca poi una serie di imposte indirette che danneggeranno il paese. Il governo risponde alla speculazione, l’attacco non è riuscito. Speriamo che questo percorso contribuisca a far crescere la fiducia nella politica. Tosi evidenzia come la spaccatura tra Lega Nord e PdL è conseguente a defezioni di massa da parte del partito di via dell’Umiltà. Il Carroccio ha fatto il suo dovere. Romani promette di raccontare un aneddoto sul tema. Poi parte un servizio sugli affitti in nero, con al centro la realtà universitario bolognese.

21.45 Eugenio Bruno del “Sole 24 Ore” segnala che la cedolare secca è stata sostanzialmente un fallimento. E’ stato incassato solo un quarto di quel che si aspettava. Finito il servizio lo stesso Guglielmo Epifani evidenzia come questa mossa giusta della cedolare alla fine non ha funzionato.

21.50 Don Gino Rigoldi segnala che nella città di Milano, tanto per fare un esempio, si stanno costruendo tantissime nuove case che probabilmente non avranno un compratore. Comunità Nuova fa proprio in modo che queste case possano essere abitate da giovani coppie grazie ad affitti agevolati. Poi uno spettatore non si sente bene in sala e Floris manda la pubblicità. Il conduttore chiede se c’è un medico, Clini risponde: “eccomi”.

21.56 Lo spettatore che ha avuto un malore per fortuna si è ripreso. Ed è stato proprio il ministro dell’ambiente ad averlo curato. Poi si passa ad elencare le proprietà immobiliari dei ministri e il povero Clini “aggiusta la media” possedendo solo una comproprietà. Poi un servizio della premiata coppia Scazzolla e Portel su Milano e sugli affari che si stanno facendo sull’Expo 2015.

22.04 Poi si passa alla manifestazione di LibertàeGiustizia a Milano. Intervistato Umberto Eco con sullo sfondo l’ex ministro Barbara Pollastrini. Poi si passa al Pirellone con Davide Boni quanto mai intenzionato a restare alla guida del Consiglio Regionale del Lazio. Segue una passeggiate nel quartiere milanese dove svettano i palazzi costruiti da Zunino. Poi si torna al convegno dell’associazione di Sandro Bonsanti con interviste a De Benedetti e Zagrebelsky.

22.09 Paolo Romani però contesta fortemente il servizio: non è la vera Milano quella che traspare dal pezzo. Il capoluogo lombardo ha anche elementi di spicco per quanto riguarda l’edilizia. Basti pensare alla Fiera di Milano sulla falsariga del centro direzionale di Parigi e alla nuova sede della Regione Lazio. Maria Latella, che vive nel centro di Milano da sei anni, nota troppe chiusure di negozi.

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22.14 Epifani invece critica Romani per lo spread che non è un problema attuale citando Ciampi al tesoro nel primo governo Prodi. Concludendo con un laconico “non c’è democrazia senza partiti”. Poi viene interrogato Nando Pagnoncelli che segnala una forte apertura a Monti nei confronti di tutti i temi dell’agenda politica. Almeno così la pensano i 2/3 degli intervistati. Paolo Romani sostiene che l’attuale esecutivo deve avere competenze circoscritte. Al massimo ci si può occupare di industria. “Della Rai devono occuparsi dei partiti”. Appunto.

[ad]22.20 Parte un servizio sul comune di Cantalupo, in Molise, per non far adirare solo ed esclusivamente gli spettatori del nord. In Molise c’è una scuola di pensiero che sostiene che nella regione occorra quanto mai un aeroporto. Ci stanno anche casi di nepotismo per quanto riguarda il mondo delle autostrada. Ma sono tutti aspetti casuali. Lasciamo le ridente terre molisane per la nostra nota di colore.

Nota di colore: il padrone di casa Giovanni Floris parte subito con una sorpresa, ovvero rinuncia al suo classico gessato, in favore di una giacca nera, abbinata ad una camicia bianca ed una cravatta a quadretti viola e bianchi. Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clinipresenta, in perfetta linea col Governo, una abbigliamento sobrio, con giacca blu, camicia azzurra e cravatta blu, abbigliamento assai simile a quello di Paolo Romani, e di Guglielmo Epifani, al contrario di Leonardo Arduini, che indossa una giacca nera su camicia a righe biancoazzurre e cravatta bourdeaux. Don Gino Rigoldi presenta invece una giacca di lana cotta marrone, mentre Maria Latella un tailleur nero. Abbigliamento incredibilmente simile per Flavio Tosi e Camilla Fabbri: entrambi indossano una giacca beige ed una camicia azzurra.

22.27 Camilla Fabbri cita le nevicate nella provincia di Pesaro e Urbino e le conseguenze sul crollo dei capannoni del territorio. E cita l’iniziativa proposta dal presidente della provincia di Pesaro e Urbino Matteo Ricci da tenersi a Roma il 21 marzo per porre l’accento su questo tema del territorio marchigiano. Poi si torna a Pagnoncelli che analizza il rapporto tra partiti e governo Monti.

22.34 Tosi invita Monti a perorare la causa della riduzione della spesa pubblica. Tanto qualsiasi cosa la approvano. Romani invece consiglia a Clini di occuparsi della British Oil che lascia la Puglia. E critica il servizio sul Molise perchè non è stato intervistato Michele Iorio. Strane lamentele. Clini viene interrotto perchè arriva in collegamento da Berlino Ursula von der Leyen. Un’intervista registrata. In ogni caso il ministro stima l’Italia e le sue visite nella penisola lo riempiono di gioia. Il nostro di più è lo stile di vita.

22.39 Il ministro ha sette figli, stima il lavoro della Fornero. Finisce un’intervista un po’ sottotono. E per fortuna Floris ci ricorda che Ursula von der Leyen può essere una potenziale erede politica di Angela Merkel. Epifani invece critica proprio il ministro del lavoro…italiano. Clini segnala come rispetto a vent’anni fa la struttura industriale tedesca ha subito molte modificazioni proprio a causa di molte ristrutturazioni. L’Italia dovrebbe proprio cambiare la struttura industriale.

22.45 Ecco a cose serve la riforma della cassa integrazione straordinaria! Romani cita la Ddr per quanto riguarda le regole comunitarie attuate da Berlino. Uno strappo alla regola capace di risanare un paese da poco unificato. Poi parte un servizio sulla divertentissima satira tedesca sulla Merkel. Addirittura hanno fatto un finto milionario sulla Cancelliera. Gli Sgommati francesi sostengono che il vero paradiso sia la Germania. Chiedere a San Pietro per informazioni. Ora pubblicità. Poi forse parlerà Hollande.

22.55 Servizio sulla Francia e sulla campagna elettorale presidenziale. Comizio di Sarkozy con tanto di interviste a franco-calabri. Il capo dello stato  chiede consenso e sostegno ai suoi supporter. Poi scende dal palco e abbraccia la nomenklatura gollista, a partire da Fillone e Juppè. Poi si passa ad un intervista ad Hollande che ricorda come la proposta di tassare al 75% i grandi patrimoni sia perlopiù simbolica. Poi di corsa a Neuilly sur le Seine, il comune più ricco di Francia dove l’ex sindaco era Sarkozy.

23.03 Le differenze con l’Italia stanno nel fatto che in Francia le tasse che si pagano “si vedono”. In ogni caso non bisogna essere dei miliardari per votare centrodestra. Finito il servizio Epifani elogia la differenza di idee, di vedute e i diversi interessi che possono emergere nell’agone politico.

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23.07 Maria Latella dice una grande inesatezza: “Sarkozy se perderà non si ricandiderà, così come Hollande. Jospin è sparito del resto”. Si, ma Jospin è sparito perchè non è arrivato nemmeno al secondo turno. E comunque si è fatto due presidenziali (1995-2002). Ma perchè le regole dovrebbero valere per Sarkò e non per Mitterrand che fece incetta di elezioni presidenziali (sia vinte, sia perse)?

[ad]23.11 Per Tosi non bisogna schematizzare le differenze tra destra e sinistra. E del resto la progressività nel fisco non è solo un principio sacrosanto. Ma anche un principio costituzionale. “Ciò la allontana ancor di più dalla Lega?” chiede Floris. “Si applica la costituzione vigente”, risponde il sindaco.

23.14 Poi parte un altro servizio di Marzia Maglio sul “genio italiano”. Ovvero imprenditori per caso. Cose dimenticabili. Da segnalare solo il sottofondo di Vinicio Capossela.

23.20 Chi voterebbero gli italiani? Pd 27.5%, PdL 22.5%, Lega Nord 9.8%. Il 45% non voterebbero proprio. Parola di Pagnoncelli. Per il 53% degli intervistati i processi Mills e Dell’Utri sono ancora rilevanti per la vicenda del paese. Il 50% degli elettori non saprà che effetti avrà sul sistema politico questa legislatura. Lo scontro più probabile (al 32%) per le prossime elezioni sarà Alfano-Bersani. Il 10% crede in un Bersani-Berlusconi. Quasi nessuno si pone il problema dell’orientamento politico di Mario Monti.

Ma ormai si è fatto tardi e lo stesso sondaggista corre. Parte Floris col suo “alè”. E parte la sigla.

Dopotutto, domani è un altro giorno.

E ora le nostre pagelle:

CLINI – 6,5 – Sa gestire il discorso con eleganza attraverso i vari temi, secondo il perfetto stile Monti. SOBRIO

ROMANI – 5 – Ormai da diversi mesi non più Ministro, sembra un po’ spaesato senza questo ruolo, e, come si dice a Roma, tende facilmente a buttarla in caciara. FACIMM’AMMUINA

ARDUINI – 6,5 – Molto preparato ed estremamente preciso, usa molti termini tecnici anglofoni che ci fanno pensare che negli anni ’80, per dirla come Luca Barbarossa, avrebbe avuto la macchina col telefono, l’orologio d’oro, la brillantina nei capelli e sarebbe stato sempre a parlare di lavoro, l’avremmo potuto trovare la notte in discoteca sorridente, con la bottiglia nel secchiello e delle donne appariscenti. Insomma, cosa sarebbe stato? YUPPIE

EPIFANI – 5,5 – Non pervenuto nella prima parte della puntata, non riesce a raddrizzare più di tanto una performance un po’ incolore.OPACO

TOSI – 6 – Come sempre concreto, sà gestire i vari temi amministrativi spiegandoli in maniera chiara, poi sulla posizione della Lega rispetto agli ultimi Governi si barcamena un po’. A FASI ALTERNE

RIGOLDI – 6,5 – Più di tutti parla di fatti concreti e di problemi reali, in maniera impeccabile. CONCRETO

LATELLA – 6 – Dice cose giuste e chiare, ma con un atteggiamento un po’ da salotto. D’altronde, seppur televisivo, quello di “Ballarò” è pur sempre un salotto. SNOB

FABBRI – 6 – Concreta anche lei, e come non può esserlo la rappresentante degli artigiani? PUNTUALE

FLORIS – 6,5 – Sa gestire molto bene una puntata dagli ospiti disciplinati e dai temi molto concreti. DILIGENTE