Rai: cambieranno i direttori di Tg2 e Tg3?
Dopo l’annuncio del piano di autoregolamentazione degli stipendi da parte dell’Ad Antonio Campo Dall’Orto, nuove polemiche si abbattono sulla Rai. A far discutere politici e consiglieri del Cda di viale Mazzini sono le possibili nuove nomine dei direttori del Tg 2 e del Tg 3, che potrebbero avvenire già nella prossima riunione di mercoledì 3 agosto.
Rai: Colucci al Tg 2 e Di Bella al Tg 3
Marcello Masi e Bianca Berlinguer potrebbero lasciare il posto ad Ida Colucci ed Antonio Di Bella. Vicedirettrice della testata della seconda rete considerata dal Fatto Quotidiano vicina a Forza Italia e al centrodestra la prima, già direttore della terzo telegiornale negli anni del governo Berlusconi il secondo. Per quel che concerne il Tg 3, poi, c’è dell’altro: come riporta Repubblica, infatti, Di Bella dovrebbe mantenere anche la direzione di Rai News 24, “nell’ottica di una redazione unificata”. Un piano, continua il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, che “riprende un’idea dell’ex dg Gubitosi“e che permetterebbe a Campo dall’Orto di raggiungere due obiettivi: il risparmio per quel che concerne lo stipendio di direttore ed inviati e la possibilità di “aprire finestre su Rai 3 con dirette di Rainews” che, sotto la direzione di Antonio Di Bella, ha raddoppiato gli ascolti.
Sulla questione, però, Repubblica ricorda che non c’è una linea ufficiale di viale Mazzini: “prima dei nomi, si deve affrontare il piano di Verdelli”, dicono dal giornale diretto da Mario Calabresi, che ha sottolinea come le nomine dei nuovi direttori di telegiornali non compaiano nell’ordine del giorno.
Rai, Freccero: “Pronti a gesti eclatanti”
L’indiscrezione sulle nuove nomine dei direttori dei telegiornali Rai era trapelata nel corso di una riunione della Commissione di Vigilanza, a cui ha fatto eco anche Carlo Freccero. Il consigliere, in un’intervista al Quotidiano Nazionale, ha promesso, all’evenienza, “gesti eclatanti” puntando il dito soprattutto sulla presunta rimozione di Bianca Berlinguer: “È una questione che riguarda il referendum costituzionale. La Berlinguer per loro avrebbe schierato il Tg della terza rete sul no” ha affermato Freccero.
Dure anche le parole di Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai: “Non si proceda a nominare direttori di testata schierati per l’uno o per l’altro campo referendario. Fino a oggi i dati parlano chiaro, il ‘sì’ è dilagante. Dobbiamo scongiurare qualsiasi tentativo di blitz autoritario” ha detto il parlamentare napoletano del Movimento Cinque Stelle.
Anche a sinistra, le critiche non sono mancate. “Quello che sta accadendo in Rai è di una gravità inaudita: la scelta, che sembra imminente, di nominare i nuovi direttori dei Tg preparando in questo modo il terreno alla campagna elettorale referendaria a favore della Riforma conferma, ancora una volta, l’idea di democrazia e di servizio pubblico che ha Matteo Renzi e il suo governo” ha affermato Loredana De Petris di Sinistra Italiana, mentre dalla minoranza Pd i senatori Fornaro, Martini e Gotor hanno parlato di “blitz agostano francamente inaccettabile in assenza di un piano sull’informazione chiaro e condiviso”.
Rai, Verducci (Pd): “Blitz autoritario? Fico vaneggia”
Nel Partito Democratico, comunque, c’è chi ha attaccato Fico e Freccero per le loro esternazioni. “Ma di quale blitz autoritario vaneggia? Ma di quale dilagante campagna per il Sì farnetica? Si rilegga i dati e potrà verificare l’equilibrio tra le forze politiche nell’informazione Rai. E soprattutto la smetta di intromettersi nelle nomine, che spetta alla Rai fare in autonomia e non certo a lui” ha detto il senatore Pd Francesco Verducci a proposito delle dichiarazioni del parlamentare grillino, mentre Vinicio Peluffo ha parlato di “invasioni di campo che riportano alla prima Repubblica”.