Cristiani: dove vengono perseguitati?
Nella mappa realizzata dal The Indipendent rappresentati i paesi in cui i cristiani sono esposti a gravi minacce in base ai dati raccolti da Open Doors. Prendendo in considerazione diverse “sfere” riguardanti l’espressione della propria fede – privata, familiare, comunitaria, nazionale – l’osservatorio ha stilato una classifica degli stati in cui i credenti sono esposti a un grado alto, molto alto ed estremo di pericolo a causa dei propri convincimenti religiosi. Sono 9 i paesi in cui i cristiani vengono perseguitati in modo più intenso. Nella classifica di Open Doors, al primo posto c’è la Corea del Nord. Sul podio anche Iraq ed Eritrea, seguono, in ordine, Afghanistan, Siria, Pakistan, Somalia, Sudan e Iran.
Cristiani: dove vengono perseguitati?
Vita difficile per i cristiani non solo nei paesi costituzionalmente “atei”, la suddetta Corea del Nord e la Cina (33esimo posto), dove tutte le minoranze “religiose” vengono perseguitate (tibetani e i musulmani di etnia Uyghur), e in praticamente tutti gli stati a maggioranza musulmana (le persecuzioni sono più intense dove il “radicalismo” ha fatto breccia, per esempio, nella Nigeria di Boko Haram o in Kenya e Somalia, dove opera Al Shabaab) ma anche in Messico e Colombia. In America Latina, almeno nelle zone in cui i Narcos controllano capillarmente il territorio e dove l’autorità statale si confronta con la guerriglia rivoluzionaria, i cristiani vengono costantemente presi di mira, riferisce il rapporto di Open Doors, a causa del ruolo ricoperto nella società e nella vita pubblica rispettivi paesi.