Strage Bologna: la storia delle 85 vittime
Strage Bologna: la storia delle 85 vittime
Sono passati 36 anni, da quell’estate del 1980, quando in una calda mattinata di inizio agosto una bomba esplosa intorno alle 10 e 25 del mattino alla stazione di Bologna fece registrare ben 85 morti e 200 feriti. La vicenda per alcuni aspetti resta ancora avvolta da molte ombre. La fase processuale, è stata molto complicata ed ha portato ad un esito ancora non del tutto completo. Sono stati condannati gli esecutori materiali, ma nulla ancora per quanto riguarda i mandanti. Resta il dubbio più grande: chi ordinò la strage? Nel corso degli anni sono emerse numerose ipotesi, tutte da valutare: si è parlato di estremismo di destra, di terroristi palestinesi, di terroristi tedeschi, molte possibilità, che purtroppo hanno mancato di far venire a galla tutta la verità.
Strage Bologna: la storia delle 85 vittime
Tra le iniziative più importanti in ricordo della strage di Bologna, come riportato da Repubblica.it, troviamo quella promossa dalla Regione e dall’associazione familiari delle vittime della strage, grazie alle quali è stato possibile ricostruzione le storie delle vittime. Di seguito ne riportiamo alcune:
La famiglia tedesca in vacanza
Aspettavano il treno per tornare in Germania, ma mamma Margaret ed i suoi due figli Eckhardt Meder e il fratello Kai rimasero uccisi nell’attentato. Si salvarono il marito ed un altro fratello.
L’incidente
Protagonista è una famiglia di Brindisi: mamma, papà e figlio di 6 anni. A Casalecchio di Reno ebbero un incidente, nulla di grave ma la macchina era guasta, decisero così di rientrare in treno. Morirono tutti e tre.
La casalinga ed il lotto
Lina Ferretti è una casalinga di Livorno che vive con il marito, la suocera, grazie ad una vincita al lotto, decide di regalar loro una vacanza. Lina morì ed il marito rimase gravemente ferito.
Maria e le amiche
Maria Fresu, di origine sarda, era in partenza per una vacanza in compagnia della figlia e sue due amiche. Nell’esplosione perserò la vita lei, sua figlia e una delle due amiche. Si salvò l’altra amica.
La famiglia napoletana e il funerale
Moglie e marito di Napoli si stavano dirigendo in Veneto, per un funerale, a Bologna persero la coincidenza, morirono aspettando il treno successivo. A casa lasciarono 7 figli orfani.
Viviana in dolce attesa
Viviana aveva 23 anni, sposata con Paolo, aspettavano un bambino. Si erano recati in stazione per prendere dei biglietti per una vacanza a settembre. L’esplosione li uccise entrambi.
I fidanzati Inglesi
Morti entrambi i due fidanzati venuti dall’Inghilterra, Catherine Helene Mitchell ed il suo compagno John.
Lo studente dal Giappone
Iwao Sekiguchi, veniva da Tokyo, studiava letteratura giapponese. Era in Italia dopo aver ottenuto una borsa di studio dal centro culturale italiano a Tokyo.
Pier Francesco e la telefonata
Pier Francesco Laurenti 44 anni, della provincia di Parma, tornava a casa da una vacanza, durante una sosta del treno a Bologna era sceso a fare una telefonata.
La vittima più anziana
Antonio Montanari 86 anni, è lui la vittima più anziana della strage. Era andato in stazione per controllare gli orari, morì mentre aspettava il pullman per rientrare a casa.
Leo e le sue sorelle
Leo aveva 24 anni, quella mattina era in stazione per accogliere le sue sorelle, arrivate dalla Sicilia per conoscere la sua fidanzata. Morirono tutti.
Nilla che stava per sposarsi
Si stava per sposare Nilla, ma la bomba la colpì nel suo ufficio vicino alla stazione.
Fidanzati in partenza
Dovevano partire destinazione Tremiti, Carla Gozzi ed Umberto Lugli, ma arrivarono in stazione con largo anticipo, morirono entrambi.
L’orologiaia Svizzera
Nessuno sa perché si trovasse in stazione, ma tra le vittime compare anche Irene Breton.
Il tassista
Francesco Betti, lavorava come tassista, era in stazione ad aspettare i clienti per il suo taxi.
Il medico di Bari
Vito Diomede Fresa, medico di Bari, era in viaggio con moglie e figlio, avevano scelto di viaggiare in treno per evitare il traffico.
La piccola Sonia
Aveva 7 anni, Sonia Burri, venne trovata in gravi condizioni accanto alla sua bambola. Morì in ospedale dopo due giorni.
Manuela verso la colonia
Si doveva dirigere verso la colonia con la famiglia, Manuela Gallon di 11 anni. Rimase vittima insieme alla madre, solo il padre si salvò.
L’allievo di Eco
Sergio Secchi aveva 24 anni e si era laureato al Dams. Di lui Umberto Eco scrisse che era uno studente modello.
Franca ed il fornitore
Franca dell’Olio di 20 anni, lavorava a Bologna per la Cigar, che si occupava della ristorazione in stazione. Nel momento dell’esplosione era a telefono con un fornitore.
Rita Verde ed il matrimonio
Lavorava anche lei alla Cigar, a breve sarebbe dovuto convolare a nozze, morta anche lei.
Brigitte Drouhard da Parigi
Aveva una grande passione per la poesia, aspettava il treno per Ravenna.
Dopo 20 anni in treno
E’ la storia di Amorveno Marzagalli, che dopo 20 anni che non saliva su di un treno era partito per Bologna, anche lui vittima innocente.
Romeo Runzi
Era in stazione ad aspettare la figlia, arrivò con largo anticipo, questo gli costò la vita.
Francesco Antonio Lascala
Il treno su cui viaggiava arrivò in stazione con 3 ore di ritardo al momento dell’esplosione aspettava la coincidenza, andava a trovare la figlia.
Gli sposi mano nella mano
Rosina Barbano e il marito stavano camminando mano nella mano al momento del terribile scoppio.
Il preside
Pietro Galassi, era un preside in pensione, nessuno conosce il motivo che lo portò era in stazione.
Lidia Olla
Aveva 67 anni, stava andando a trovare la sorella.
Gaetano Roda
Era stato appena assunto dalle Ferrovie dello stato.
Rossella Marceddu
In viaggio per andare dal fidanzato con un amica, lei morì ma l’amica fortunatamente riuscì a salvarsi.
Ampi esempi, per capire come è cambiata la vita di molte persone quel tragico 2 agosto del 1980.
Giacomo Tortoriello
